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L’ombelico di Venere
Pubblicato il 01/02/2013
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Qualche mese fa, a casa di un amico e collega, arriva in tavola una graziosa zuppiera il cui profumo mi è parso irresistibile almeno quanto doveva esserlo il canto delle sirene per le orecchie di Ulisse. All’interno un sontuoso e ipercalorico “nettare” di manzo, elaborato con una generosa porzione di bue grasso di Carrù e una serie di ingredienti segreti che l’amico non ha svelato nemmeno sotto tortura. In tale paradisiaco mare del gusto nuotavano sereni, sia pure nella fittezza del numero, minuscoli tortellini color oro, rimpinzati di farcia fin quasi a scoppiare, turgidi e appetitosi come non ne avevo mai visti. Difficile descrivere quell’insieme di intensità aromatiche, di consistenza tattile, di saporosità, di perfetto equilibrio tra le parti, di pingue persistenza gusto-olfattiva… Profumi di tempi antichi, che sanno di buono, che evocano atmosfere intime e rassicuranti. Significativo, credo, il numero di scodelle che ho ritenuto il minimo sindacale per onorare l’anfitrione: quattro… e solo per quel poco di decenza che dovevo agli altri commensali…

Se è stato impossibile capire quale fosse la ricetta del brodo – quasi fosse uno dei segreti di Fatima! – sono riuscito a far confessare al mio buon amico da dove venivano quei superbi tortellini. E da lì a partire, “cucchiaio in resta”, c’è voluto davvero poco!

A un passo da Bologna, al centro di Casalecchio di Reno, in posizione un po’ defilata, spicca Sfoglia Rina: bottega all’antica, dall’atmosfera fitta di tradizione e cordialità. Nel locale – come nelle osterie novecentesche che a Roma popolavano Trastevere o Testaccio – si vendono e si assaggiano quei primi piatti che sono la caratteristica espressione della sapienza gastronomica locale: tortelli, tortellini, passatelli, tagliatelle, lasagne… tutti preparati a mano nel laboratorio adiacente, dove è possibile vedere, come in un tuffo nell’infanzia, il miracolo della sfoglia impastata e stesa a mano con cura, avita mistione di pazienza e ingredienti di prima qualità. Tra arredi color ciliegio, su tavolini per due o ampie tavolate, rigorosamente seduti su alti sgabelli, si appagano il palato e lo spirito. Non mancano mai tortelloni al pomodoro e tortellini in brodo, alternati a minestre variate settimanalmente (passatelli in brodo, zuppa di cavolo nero…), serviti in quantità tipicamente emiliane, su un tagliere di legno e accompagnati da verdure coltivate biologicamente.

Il bilancio lo si fa sorseggiando il caffè dalla piccola moka servita anch’essa sul tagliere: la moderna velocità della nostra pausa pranzo si è rivestita della dimensione artigianale e familiare dei sapori di una volta. Di una volta? La qualità della cucina tipica italiana, per fortuna, non invecchia: si rigenera ovunque glielo consentano intelligenza e creatività.

Sfoglia Rina
Via Petrarca, 11/6
40033 Casalecchio di Reno (BO)
Tel. 051 572370
lorenzoscandellari@hotmail.it

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