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Il Messaggero di Martedì 12 Maggio
Pubblicato il 12/05/2020
Lieviti indigeni e metodi ancestrali

Tutto inizia nel 1980, quando Francesco Valentino Dibenedetto osservando la perdita di vitalità dei suoi terreni, decide di riconvertire la gestione agronomica e di passare alla biodinamica. Dopo qualche anno senza risultati, intraprende la strada dell’agricoltura sinergica, teorizzata dal filosofo e botanico Masanobu Fukuoka, basata sulla riduzione quasi totale dell’intervento umano sia in vigna sia in cantina. Chimica e lieviti selezionati sono aboliti, sostituiti da lavorazioni come il metodo ancestrale di spumantizzazione e l’uso esclusivo di lieviti indigeni. Ne deriva una gamma interessante, fuori dagli schemi, ma molto convincente. Ne è un fulgido esempio questo spumante color oro antico, profumato di mele cotogne, ananas e agrumi, intenso di mughetti e gelsomini. Cremoso al palato, intarsiato da gustosa verve salina e note minerali. Da provare con i gamberi crudi adagiati su pesto pugliese, con pomodori secchi, basilico, mandorle e cetriolo barattiere.

L’Archetipo
Castellaneta TA

Spumante Brut Nature Marasco 2016
Bianco Igp – Maresco 100% - € 17 - 5 Grappoli: l’Eccellenza di Bibenda
 

Fotografia
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