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Il Messaggero di Martedì 25 Settembre 2018
Pubblicato il 25/09/2018
Uve biologiche della Sicilia all'odor marino
 
Nel nome del vino c’è tutto, vitigno (Trebbiano), allevamento (tendone), appartenenza (Libera). Sono bastati pochi anni affinché l’Associazione Libera, fondata da Don Luigi Ciotti nel 1995, diventasse un punto di riferimento della vitivinicoltura della regione. Una delle prime iniziative fu proprio quella di promuovere l’utilizzo delle terre confiscate alla mafia, nacque così l’azienda Centopassi, il cui nome è ispirato al numero dei passi che separavano la casa di Peppino Impastato da quella del boss mafioso Badalamenti. Una cooperativa che vanta dodici vigne che danno vita ad altrettanti vini, in una cornice unica che sovrasta il mare. A Monreale troviamo le vigne dove crescono i Tendoni di Trebbiano in conduzione biologica certificata con interventi a cura di Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, maestri di potatura. Oro luminoso, note di arance e ginestre su un elegante fondo di spezie dolci. Morbido e fresco con piacevoli ricordi salmastri nel lungo finale sapido.


Centopassi
San Giuseppe Jato PA
 
Tendoni di Trebbiano 2016
Bianco Igt - Trebbiano 100% - Gr. 14 - € 15
Il Messaggero di Martedì 25 Settembre 2018 / Centopassi
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