Il Borro, nobile rubino. Un "corpo" scolpito.

Il Borro, le cui prime menzioni risalgono all’anno Mille, si trova lungo la strada dei Setteponti che corre alle pendici del Pratomagno, isolato su uno sperone roccioso al margine di una zona orograficamente tormentata, quella delle Balze, oggi area naturalistica protetta. Borro, infatti, sta per torrente, ma significa anche burrone. Nel Settecento, con le bonifiche della Valle dell’Arno un tempo acquitrinosa, questo luogo fu trasformato in tenuta agricola, edificando le cosiddette “case leopoldine” destinate ai coloni. Alla vigilia dell’unità d’Italia, il Borro è già un complesso di una cinquantina di poderi, esteso su mille ettari, governato dal fattore Lorenzo Droandi, in strette relazioni col barone Bettino Ricasoli. In cinquant’anni di attività, Droandi quadruplicò le rendite della tenuta e divenne famoso per un Vinsanto apprezzato perfino alla corte di Vienna. Nel 1903 i Savoia, nuovi proprietari, ne fecero un luogo di caccia e di diporto. Un po’ per la lontananza da Torino, e un po’ per gli eventi bellici, le diverse colture, un tempo fiorenti, si andarono pian piano spegnendo. Il Borro rinasce negli anni Novanta, su iniziativa della famiglia Ferragamo, che ne privilegia l’indirizzo vitivinicolo e lo sviluppo di un’attività agrituristica di charme. Cavallo di battaglia aziendale, questo vino nasce da una vinificazione in rovere e successiva sosta in barrique. Rubino scintillante, con accattivante corredo olfattivo di more, sottobosco, ginepro, in un quadro di promettente evoluzione terziaria che apre a tabacco, cuoio e spunti minerali. Palato coerente e polposo, supportato da un bel corpo, scolpito dalla freschezza e dai tannini eleganti.
 
 
Il Borro 2013
Merlot 50%, Cabernet Sauvignon 35%, Syrah 10%, Petit Verdot 5% - Gr. 14% - € 37 prezzo medio in enoteca
 
 
Il Borro
Loc. Borro, 1 - 52020 San Giustino Valdarno AR
Tel. 055 9772921 
www.ilborrowines.com - press@ilborro.it