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Bibenda day 2017 - Secondo tempo
I Grandi Bianchi del Freddo
Pubblicato il 03/04/2017
Relatore Giuliano Lemme
Relatore Giuliano Lemme

Cos’è il genio? È intuizione e volontà di attuarla; tenacia e coraggio di esplorare; forza nel perseguire una strada e delicatezza nel riconoscere e correggere i propri errori. In questi vini l’Uomo ha espresso il proprio genio in tutte queste forme.

FotografiaVette di San Leonardo 2015

Tenuta San Leonardo


Carlo Guerrieri Gonzaga, uomo davvero nobile nell’aspetto e nell’animo, ha osato produrre, da vitigni internazionali, vini tuttavia profondamente territoriali. Se il San Leonardo, con la felice intuizione dell’aggiunta di Carmenere, è oramai un punto di riferimento tra i tagli bordolesi italiani – e non solo – il Vette, Sauvignon Blanc in purezza, ripropone il felice connubio vitigno-territorio. Di colore giallo verdolino luminoso, ha deliziosi profumi di mimosa, fiori campestri, finocchietto selvatico, prima di virare su note fruttate di pesca e melone bianchi, ananas acerbo. Sullo sfondo, una mineralità che non tarderà ad esprimersi con il tempo. La bocca, freschissima e dissetante, invita al continuo riassaggio.

IL GENIO DELL’INTUIZIONE
 
FotografiaAlto Adige Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner 2015

Tiefenbrunner


Si può ottenere un grande vino da un vitigno tutto sommato di non eccelsa qualità? In generale, gli esempi si contano sulla punta delle dita…il Műller Thurgau, nato dall’incrocio di Riesling e Chasselas, è oggetto di espianto in Germania pe lasciare il posto al più nobile genitore Riesling. Tuttavia, la famiglia Tiefenbrunner ha avuto il coraggio di utilizzare proprio questo vitigno per il suo vino di punta. Di colore paglierino con qualche suggestione dorata, ha un naso al momento compresso di fiori gialli e bianchi, pesca, note citrine, con una mineralità scura che chiaramente preannuncia una futura evoluzione. La bocca, più distesa, sorprende per avvolgenza glicerica unita a spiccata freschezza, con un finale misurabile in minuti. Dedicato da Christof alla memoria del padre Herbert, scomparso nel 2015.

IL GENIO DEL CORAGGIO
FotografiaSoave Classico La Rocca 2007

Pieropan


Nel cuore del Soave, terra di vini un tempo famosi nell’Impero Austroungarico ma poi appannati per decenni, Leonildo Pietropan si è testardamente applicato per restituire alla denominazione gli antichi splendori. Il La Rocca, da singolo vigneto, con affinamento di un anno in legno, ne è l’esempio più clamoroso. Esprime al tempo stesso classicità del Soave e innovatività. Dorato intenso, ha note minerali dominanti, sentori di albicocca matura, miele d’acacia, nocciola, miele, fiori gialli. Inizia un viraggio verso note idrocarburiche, ma è ben lungi dall’aver esaurito l’impeto giovanile. Avvolgente, carezzevole in bocca.

IL GENIO DELLA TENACIA
 
FotografiaLanghe Sauvignon Alteni di Brassica 2014

Gaja


Gaja: la forza di un nome, che nella sobria etichetta afferma tutta la propria individualità. Uno dei punti di riferimento delle Langhe, non ha avuto remore a piantare anche varietà internazionali nei suoi migliori vigneti. Dorato chiaro. Lontanissimo dai modelli di sauvignon varietale ed erbaceo: prevale la frutta matura, da quella nostrana (albicocca) a quella più esotica (ananas, frutto della passione), una netta pietra pirica e sentori di tostatura. La freschezza e la sapidità giocano con l’avvolgenza.

IL GENIO DELLA FORZA
 
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