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Più pericoloso dei Borgia
Pubblicato il 24/02/2012
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Papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia) era un tipo veloce e vivace; fra una truffa e l’altra (vispo quasi come tanti politici di oggi), trovava il tempo di ingravidare fiumi di donne e, dalla Vannozza Cattanei, titolare di un bordello in Campo dei Fiori, ebbe i gioielli di famiglia: Cesare e Lucrezia, grandi esperti in intrighi ed avvelenamenti. Ma, in quel periodo, tutto il clero era molto sprint; prima del Borgia, papa Innocenzo VIII aveva avuto ben sette figli, uno dei quali, tal Franceschetto Cybo, si scontrò con l’intelligenza e la perfidia di Rodrigo: quando suo padre, il papa, era in fin di vita, Franceschetto (che intanto aveva sposato Maddalena dei Medici) pensò bene di derubare il tesoro dello stato pontificio e di avvelenare Rodrigo (unico candidato alla successione di suo padre), contaminando i pozzi d’acqua del loro palazzo. Ma i Borgia di veleni se ne intendevano e da tempo, seguendo una vecchia abitudine degli antichi Romani, avevano messo nelle loro cisterne delle trote, pesci delicatissimi che morivano già con minime tracce di sostanze inquinanti. I Borgia si salvarono grazie a dei pesciolini.

Ma non tutti i pesci si comportano così; da anni, purtroppo, appare sempre più spesso sulle nostre tavole il Pangasio, un pesce allevato nel Mekong, il fiume più inquinato del mondo ove migliaia di industrie cinesi scaricano veleni di ogni tipo; ma il Pangasio non si fa problemi: più l’acqua è sporca e più ingrassa rendendo felici i suoi allevatori. E il problema purtroppo è che spesso questo pesce compare anche nelle mense degli asili, visto il basso prezzo e la facilità nel cucinarlo.

C’è quindi pesce e pesce e, fra gli allevati, la trota è senz’altro il migliore; vive solo in acque pulitissime e ben ossigenate; la sua carne è delicata molto più della sogliola e quindi adatta alla prima infanzia e ai soggetti con disturbi al tratto digestivo. Noi dietologi la amiamo moltissimo anche per un altro motivo: ha davvero poche calorie ed è quindi utilissima per tutti i soggetti che sono a dieta. Ma le trote sono importantissime soprattutto per i soggetti che non hanno appetito, e sono tanti; soprattutto studenti e persone anziane. La delicatezza della carne di trota permette di non avere senso di gonfiore e flatulenza postprandiale e quindi di essere di facilissima digeribilità per questi soggetti che non amano molto mangiare. Utilissimo un bicchiere di vino bianco; esso stimola fortemente la secrezione gastrica rendendo più facile la digestione.

 

Ciro Vestita

Medico Dietologo e Fitoterapeuta

Docente in Nutrizione medica

Scuola Superiore Sant’Anna Pisa

Studio di Roma Viale Mazzini 73 - Tel. 337 715484

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