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Pane, amore e Biancolella
Gli angeli matti di Ischia, così Veronelli chiamava uomini che combattevano contro le avversità della natura, così come succede in Casa D'Ambra.
Pubblicato il 10/01/2017
FotografiaL’Isola è magica, il mare è la sua energia vibrante, il panorama è di straordinaria bellezza, e poi luci e suoni, colori e odori: è Ischia, l’isola più grande del golfo di Napoli, favoloso patrimonio naturalistico, con sorgenti di acqua termale, con montagne, colline, boschi e meravigliose spiagge.
La viticoltura è arte antica qui, si tramanda da generazioni; ha dato e continua a dare nel tempo vini di ottima qualità.
Nel Comune di Forio, in località Panza, è situata la storica Azienda “Casa D’Ambra”, il cui fondatore fu Francesco D’Ambra nel 1888, detto Don Ciccio, che dedicò tutta la sua vita allo sviluppo dell’attività vitinicola. A lui succedettero i figli, Mario, Michele e Salvatore, che continuarono ad ampliare l’Impresa acquistando altri vigneti e reimpiantando varietà locali; nel 2000 la proprietà passò all’enologo Andrea, figlio di Salvatore, un professionista che ancora oggi, insieme alle sue due giovani figlie, Marina e Sara, anche lei enologa, lavorano con impegno e passione per accrescere l’Azienda e la bontà dei vini prodotti.
“Casa D’Ambra” è proprietaria di 4 ettari in località Frassitelli, e di un ettaro in Montecorvo; inoltre ha in conduzione 6 ettari in varie zone vocate dell’Isola, e, in più, acquista annualmente 5000 quintali di uva da Cooperative di viticoltori ischitani con cui c’è un consolidato rapporto di fiducia, per un totale di circa 40 ettari, che danno una produzione attuale di 500.000 bottiglie annue comprendenti “Frassitelli”, “Forastera”, Biancolella” e tutto il resto della gamma.
 
FotografiaAndrea è emozionato quando racconta la storia della sua famiglia, di quando Luigi Veronelli, girando uno dei suoi reportage per la RAI, giunse ad Ischia, e restò così colpito dalla vigna Frassitelli, che la classificò tra le più belle d’Italia, e suggerì di fare qui una vinificazione separata del Biancolella, e da questo consiglio nacque il primo Cru: è in effetti uno spettacolo della natura questa vigna, uno spazio di terreno terrazzato a forte pendenza, all’altezza di 600 metri a strapiombo sul mare, testimonianza di come ad Ischia sussista la viticultura eroica, mirabile lavoro su 4 ettari di tortuoso terreno tufaceo e vulcanico, esaltato dai profumi ed i colori del finocchietto, del timo, dell’origano e delle ginestre. Grande tenacia da parte di coloro che Veronelli chiamava “Angeli Matti”, perché uomini determinati che rincorrono il loro obiettivo combattendo contro le molteplici avversità della natura: in certi periodi dell’anno, ancora oggi, guardando da giù, si possono vedere queste persone con le cassette di uva sulle spalle lungo le pendici delle alte montagne, che lavorano in condizioni rischiose e pericolose: sembrano angeli che camminano nel cielo. Angeli matti, che accettano di investire tempo, lavoro e denaro sapendo di non venire premiati da grandi cifre di fatturati, bensì dalla soddisfazione di produrre vino eccellente da vigne localizzate in questi luoghi impervi. Da qualche tempo è stata installata una monorotaia che rende la situazione leggermente meno difficile, ma comunque si tratta sempre di lavorare in condizioni estremamente dure.
 
FotografiaLa protagonista di questa vigna ammirevole è lei, l’uva Biancolella, che ben si adatta a terreni di origine vulcanica, alle “piccole frasche,” e alla positiva influenza climatica del mare.

Andrea D’Ambra la vinifica in purezza nel suo “Biancolella Frassitelli”, con decantazione a freddo del mosto, controllo della temperatura durante la fermentazione, il tutto in silos di acciaio, con una resa di 55 litri per quintale.

Noi siamo cresciuti a Pane e Biancolella” amano dire sorridendo Andrea e i suoi stretti collaboratori: ed infatti fu Salvatore, il papà di Andrea, che per primo imbottigliò il Biancolella nel 1956, e fu lui che per primo riuscì a renderlo importante e famoso. Era ancora molto giovane Andrea quando lo zio Mario combatteva per ottenere il riconoscimento di DOC per alcuni vini quali “Biancolella” ed altri, ed era poco più di un bambino quando, nel 1966, Ischia divenne la prima DOC della Campania, e tra le prime 5 DOC italiane insieme alla Vernaccia di San Gemignano, al Brunello di Montalcino, all’Est Est Est di Montefiascone e al Frascati.

Anche Luchino Visconti, il celebre regista, amico della famiglia D’Ambra, amava questo vitigno, e fu lui a consigliare una etichetta che avesse un contenuto improntato sulla tradizione, con la casa di famiglia, i carrati di vino, e il mare di Ischia.

Degustando…

nel bicchiere un colore giallo paglierino, molto luminoso; al naso è intenso e delicato, fruttato e floreale, minerale e balsamico: evidente l’odore di pesca bianca, di melone, di fiori di ginestra e di erbe come la pipernia, l’origano e la mentuccia. All’assaggio colpisce immediatamente per la sua struttura elegante e delicata nello stesso tempo, e per la sua freschezza e sapidità. In bocca non manca di morbidezza, e il sorso dà un ritorno di sentori di macchia mediterranea e di erbe aromatiche. Si avverte la sensazione salmastra, gradevole e leggera, e si apprezza l’avvolgente morbidezza e la persistenza lunga e piacevole.

Un vino che esprime il territorio dell’Isola, la passione di chi si impegna in un duro lavoro da 4 generazioni, ma soprattutto un vino che esprime la carezzevole delizia di un nettare davvero speciale.
 
 
Le vigne di Casa D'Ambra affacciate sul mare
Casa D’Ambra
Via Mario D'Ambra, 16
80075 Forio d'Ischia NA  
Tel. 081 907210
info@dambravini.com
www.dambravini.com  
 
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