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L’Itrana
Pubblicato il 22/01/2016
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Le mensole ed i muri di casa Cetrone saranno ormai strapieni, traboccanti di premi e riconoscimenti, ed il suo Dop Colline Pontine continua a riscuotere ampi consensi su tutte le guide. Alfredo Cetrone ha saputo trasformare la sua passione per l’itrana in una eccellente realtà riconosciuta da tutte le giurie, nazionali ed internazionali. L’azienda nasce e opera a Sonnino (provincia di Latina) sulle pendici dei Monti Lepini, 500 metri sopra il livello del mare e a meno di 15 chilometri dal Circeo. L’olivicoltura nell’agro pontino ha origini molto lontane, sin dai tempi dall’antica Grecia si hanno tracce di coltivazione dell’ulivo e di grandi opere messe in atto al fine di circoscrivere e decrementare le zone paludose ampiamente diffuse all’epoca. Un aiuto significativo, in questo senso, venne dato dai monaci cistercensi e benedettini sebbene risolutivo si rivelò un editto dello Stato Pontificio nel XVI secolo il quale prevedeva un contributo di 10 scudi ogni 100 alberi di ulivo messi a dimora. Grazie a questa riforma, nel 1786 la zona dell’ agro pontino contava quasi 50.000 ettari di uliveto, cultivar itrana in netta prevalenza.

L’Itrana è una cultivar magnifica dalla doppia attitudine, essa è infatti adattissima sia alla produzioni di eccellenti oli extravergine che al consumo come oliva da tavola, nel secondo caso le olive raccolte a fine novembre vengono messe in salamoia e commercializzate con il nome di olive di Gaeta. La pianta è autosterile, molto rustica e vigorosa, resistente al freddo e si serve di impollinatori come il Leccino, il Pendolino o l’Olivastro i quali vengono normalmente posti lungo il perimetro dell’uliveto. I numeri della produzione odierna delle colline pontine sono impressionanti; 12 mila ettari di uliveto con 3 milioni di piante che producono 25 milioni di Kg di olive da olio all’anno, 56 frantoi e 9 mila produttori.

L’azienda Cetrone, dal 1860, partecipa al comparto produttivo della zona con 100 ettari di pertinenza e circa 20 mila piante secolari di cultivar itrana. La raccolta delle olive, quando le drupe sono in fase di invaiatura, avviene rigorosamente a mano per brucatura, tecnica che permette una selezione più accurata. La molitura a freddo viene svolta nel frantoio aziendale a ciclo continuo nell’arco di poche ore. Il 2014 sarà ricordato come l’annus horribilis dell’ olivicoltura italiana. Le abbondanti piogge estive hanno incentivato il prolificare della mosca olearia la quale ha provocato danni ingenti alle cultivar di tutte le regioni con il risultato di scarsa quantità e di carente qualità dell’olio e mettendo pertanto in ginocchio molti produttori. Anche la zona dell’agro pontino non è rimasta esente da queste problematiche. C’era dunque nell’aria la voglia di fare una grande raccolta 2015 che risollevasse l’economia oltre che gli animi degli olivicoltori e le aspettative sono state ampiamente mantenute sia qualitativamente che quantitativamente. Tra i diversi prodotti previsti dalla linea commerciale dell’azienda Cetrone il fruttato intenso, anche quest’ anno, rappresenta senza dubbio il top della gamma.

Colline Pontine Fruttato Intenso 2015
Colore oro verde. Al naso un ampio ventaglio olfattivo verde e fragrante che si rivela in ordinata successione; la cicoria selvatica, il cardo, l’erba tagliata, la melanzana e poi ancora salvia e mela Smith. Gusto ammandorlato e piccante con richiami di carciofo e pomodoro verde. Sensazione palatale pulita e asciutta. Ottimo su carne alla brace, tartare di Chianina, zuppe di verdure e legumi.

Alfredo Cetrone
Via Consolare Frasso, 5800
04010 Sonnino (Latina)
Tel. 0773 949008
www.cetrone.it
info@cetrone.it 

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