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‘Na Biretta, cruda, artigianale, romana e… bbona
Pubblicato il 06/03/2015
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Nell’ultimo ventennio l’artigianato italiano della birra ha fatto passi da gigante. Sembra ieri il 1996 quando, grazie ad un nuovo decreto legislativo, si snelliva significativamente la burocrazia tributaria sulla produzione della birra. Grazie a questo evento, unitamente alla straordinaria intraprendenza di alcuni pionieri, la produzione di birra artigianale Made in Italy si pone sulla rampa di lancio. Primo su tutti Teo Musso apre Le Baladin a Piozzo (CN), in contemporanea inconsapevolezza il Birrificio Italiano di Lurago Marinone (CO), il Birrificio Lambrate a Milano, il Beba a Villar Perosa (TO). A ruota tanti e tanti altri. Sono stati anni di grande fermento (è proprio il caso di spendere questo termine) che hanno contribuito a raggiungere i numeri e le statistiche attuali. Quasi 900 le aziende in piena attività (Birrifici artigianali, Brewpub, BeerFirm) che danno vita a prodotti dal tratto distintivo donato dall’originalità dei loro mastri birrai i quali, inizialmente, prendono spunto da altre culture brassicole per poi spiccare il volo in autonomia con la licenza di aggiungere ingredienti territoriali alle classiche cotte (farro, legumi, chinotto, carciofi, pesche, tabacco e mosti d’uva).Un marchio di fabbrica tutto italiano, inimitabile, che trova ampio consenso e rieduca, tra le altre cose, il gusto dei consumatori per decenni mortificato da birre piatte e dozzinali.

Nel Lazio sono in attività 57 birrifici artigianali ma il numero sembra destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi anni. Proprio in questa regione alcune piccole realtà artigianali sono riuscite a crescere e ad emergere nel mercato nazionale ed estero avventurandosi in un mondo dominato dai produttori nord europei e nord americani. Desta molto interesse il lavoro e la passione dell’azienda BIRRADAMARE con sede a Fiumicino, sul litorale romano. Il progetto BIRRADAMARE nasce nel 2004 da un’idea di Elio Miceli e Massimo Salvatori in uno dei primissimi brew pub di Roma, lo Starbess di Mike Murphy (mastro birraio americano in Roma e vero e proprio starter del comparto brassicolo artigianale laziale).In quel contesto e di fronte ad un bicchiere di birra i due amici decisero di dare vita ad un piccola produzione (inizialmente di 3-5 ettolitri) da commercializzare nel loro Brewpub di Ostia, il BOA (Birrificio, Ostiense, Artigianale). Le loro prime birre, non pastorizzate e non filtrate, sono prodotte senza eccessive alchimie ed entrano immediatamente nel cuore dei consumatori; una Pils, successivamente rinominata “‘Na biretta bionda”, ed una rossa ispirata alle Bock tedesche. Nel 2005 ai due si unisce il “Mastro Birraio” Ioan Bratuleanu. Da quest’incontro e grazie all’esperienza di Ioan le ricette si fanno più interessanti dando origine ad una significativa diversificazione del prodotto. Grande passione e attenzione alle materie prime danno subito i primi frutti e l’exploit di consumi (anche all’estero) inducono i tre soci, nel 2010, a spostare la produzione in un impianto più capace a Fiumicino. Ad oggi la produzione si attesta intorno ai 3000 ettolitri l’anno. Si fa presto strada, tra i tre amici, il desiderio di avere una filiera produttiva italiana e controllata; a questo proposito pongono una pietra miliare nel 2012 con l’impianto di orzo di varietà Quench (varietà a spiga distica) su terreni gestiti direttamente dall’azienda nella vicina Maccarese e Parco di Vejo, con rese di circa 50 quintali per ettaro e per i quali si seguono i criteri della rotazione colturale. Sebbene le sperimentazioni d’impianto di luppolo non abbiano avuto risultati soddisfacenti l’idea non è stata del tutto abbandonata. Grazie a questa scelta Birradamare è diventata oggi una società agricola artigianale. Il maltaggio e la tostatura dei grani sono affidati allo stabilimento Peroni di Pomezia, le “trebbie” (ovvero gli scarti di produzione) sono destinate alla concimazione dei fondi. Il cuore dell’impianto è la “sala cotte” formata da tre tini (un bollitore, un filtro e un Whirlpool), Elio e Massimo la mostrano volentieri, ben disposti a raccontare dettagliatamente i processi produttivi ed i criteri con la quale si scelgono le materie prime.

La linea commerciale è composta da 18 tipologie di birra, alcune con produzione fissa altre con produzione stagionale, e sono frutto di grande creatività ma anche di sapiente gestione e conoscenza tecnica. Quattro le birre in degustazione.

Birradamare Rossa
È una birra doppio malto a bassa fermentazione in stile Boch tedesco (6,3%). Color ambra con schiuma cremosa e persistente. Malto molto presente, effluvi di caramella toffee, biscotteria, richiami di rabarbaro e burro di arachidi. Al sorso morbida con ritorni di tostatura, cremosa con chiusura gradevolmente amara. Risotto alla birra con radicchio trevigiano e salsiccia.

‘Na Biretta Chiara
Una Pils a bassa fermentazione dal colore paglierino. Limpida con spuma fine, densa e persistente. Al naso è caratterizzata dal malto unitamente ad un elegante richiamo vegetale del luppolo (hallertau), prato in fiore e camomilla. In bocca ingresso secco, bilanciato e persistente (4,9%). Bratwurst con patate al forno e mostarda alla tedesca.

La-Zia-Ale
Questa birra speciale s’ispira alle Ale inglesi, nasce da un progetto che accomuna diversi birrifici artigianali del Lazio (associati A.BI.) al fine di valorizzare l’uso di malti e prodotti della filiera agricola laziale. Ogni birrificio la interpreta in base all’estro del proprio mastro birraio. Birradamare la produce aggiungendo carciofo e rosmarino alla ricetta base. Una birra ad Alta Fermentazione (5,5%). Schiuma densa e fine, colore biondo molto carico. Aroma di malto, radice amara, chinotto, infuso di erbe. Sorso pieno e cremoso, gradevole finale luppolato con richiamo erbaceo di carciofo ed erbe officinali. Torta rustica con patate, prosciutto cotto e Asiago.

Birradamare Nera
Birra molto interessante a bassa fermentazione in stile Schwarz dal colore nero impenetrabile e dalla schiuma beige compatta e persistente. Naso molto complesso con malto tostato dominante; caramello, caffè d’orzo, polvere di cacao seguiti da corteccia di china, radice di liquirizia, carne affumicata e note ematiche. Il corpo leggero ed equilibrato, l’alcol contenuto (5,5%) e la carbonica fine e ben incorporata. Retrolfatto coerente sui toni affumicati. Stinco di vitello alla birra ed erbe aromatiche.

Birradamare
Via Falzarego, 8
00054 Fiumicino (RM) 
Tel. 06 6582021 
www.birradamare.it
info@birradamare.it

 

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