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Franciacorta, la leggerezza del tempo sospeso
Pubblicato il 09/05/2014
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Giungendo in Franciacorta la prima cosa che salta agli occhi non sono i vigneti, anzi quasi si celano alla vista del viaggiatore. Come tutte le cose davvero preziose, i vigneti della Franciacorta si lasciano scoprire con lentezza quasi accompagnando il visitatore nel percorso di conoscenza del territorio e delle tradizioni vitivinicole locali. I vigneti, principalmente Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero costituiscono un tratto identitario del paesaggio formando insieme al lago d’Iseo ed alle alture prealpine un quadro naturale sospeso nel tempo. Non è quindi un caso che Mattia Vezzola sia solito dire che un territorio “bello” è propenso a produrre uve buone che poi il sapiente lavoro di cantina trasformerà in vino d’eccellenza; non posso far altro che essere d’accordo, le caleidoscopiche interpretazioni dello Chardonnay, Pinot Bianco e Nero che si scoprono in Franciacorta gli danno ragione, questi vini ispirano la stessa bellezza e armonia che questi luoghi regalano alla vista. Man mano che si conosce il territorio si ha modo di apprezzarne le peculiarità uniche che lo caratterizzano, la composizione del terreno, la straordinaria diversità morfologica delle varie zone e la connessa varietà microclimatica denotano non un semplice vocazione vitivinicola ma il luogo ideale per una produzione d’eccellenza; in Franciacorta questa vocazione è talento per l’eccellenza, che viene coltivato con passione e dedizione dai molti produttori consapevoli e lungimiranti la cui missione è quella di rendere coerente il territorio con il suo prodotto per poterlo comunicare efficacemente. Il vino deve poter comunicare i valori del proprio territorio al visitatore che attraverso la bottiglia ne apprezzerà la sintesi migliore. Non è la singola cantina che trova beneficio e appagamento da un territorio che esprime la qualità dei propri vini attraverso fattori importanti come la bellezza, la vivibilità, la salubrità, la storia e i colori ma l’intera denominazione Franciacorta che così diventa l’emblema, la comune matrice qualitativa dei propri vini. Franciacorta tuttavia non è solo vino, è cultura, artigianato, tradizione gastronomica, piccole botteghe di paese che conservano i sapori e gli odori non necessariamente o solamente del passato ma di un presente che intuisce le potenzialità di sviluppo e le opportunità di una mixité d’eccezione.

Nel bicchiere di un buon Franciacorta ritroviamo questo territorio liberato nei tempi antichi dal ghiacciaio e protetto da una conformazione del suolo che protegge la zona dalle correnti calde e umide provenienti da sud. L’aria fresca notturna proveniente dall’arco alpino e garantisce una vitale escursione termica per l’acidità dell’uva, mentre l’esposizione dei vigneti verso sud-sud/est propizia una perfetta maturazione polifenolica e aromatica. La spiccata varietà dei terreni, circa 86  raccolti in 6 macrocategorie, emerge in ciascuna bottiglia attraverso la peculiare mineralità e unicità del corredo gusto olfattivo. All’interno della denominazione ritroviamo quindi una complessità di fattori in grado di rendere ogni Franciacorta unico e riconoscibile; non sorprende infatti che ogni azienda o meglio ogni singolo vigneto dia un vino diverso dall’altro ciascuno capace di parlare del territorio, di raccontare di sé al degustatore attraverso le mille sfumature che la sensibilità di questi vitigni sa raccogliere e esprimere.

Custodi del paesaggio, esaltazione del terroir vitivinicolo e l’inseguimento di un sogno: la cantina Mirabella. Nata in tempi recentissimi (1979) dall’idea di un gruppo di imprenditori locali conta oggi su una produzione di 450.000 bottiglie prodotte da uve selezionate a mano e lavorate separatamente alla perfetta maturazione. La produzione Mirabella costituisce oggi un punto di riferimento per il Franciacorta e il suo D0M ne è una magnifica interpretazione. La fermentazione (in barrique e acciaio) su lieviti selezionati e l’affinamento pluriennale conferiscono al vino notevole complessità olfattiva che spazia dalle note floreali, fiori di tiglio e di acacia, a quelle fresche di agrumi a quelle minerali di terra e roccia e un piacevolissimo sentore di cognac che rende questa cuvée a base Chardonnay (60%) Pinot Bianco (20%) e Pinot Nero (20%) evocativa ed indimenticabile. In bocca si presenta equilibrato, con una componente carbonica finissima, impalpabile, leggera che accarezza il palato e lo prepara alla lunga scia sapida con ritorni fruttati. La perfetta corrispondenza gusto olfattiva unita ad un perlage di rara finezza e persistenza è testimone della sapienza e del rigore enologico profuso in cantina e prima ancora nei vigneti.

Mirabella
Via Cantarane, 2 
25050 Rodengo Saiano (BS)
Tel. 030 611197 
www.mirabellafranciacorta.it 
info@mirabellafranciacorta.it

 

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