Quando l’uomo e la natura s’incontrano.
Produrre vino, senza mai rinnegare la natura, è arte enologica soprattutto quando si ha a che fare con l’annata 2014.
Pubblicato il 28/04/2017

L’azienda da sempre biologica è, dal 2000, attenta alle pratiche della biodinamica nei propri vigneti diventando in Chianti Classico un punto di riferimento per la tutela del territorio e dell’ambiente. Da alcuni anni è anche “cruelty-free” abbracciando così una coltura vegana che prevede una totale assenza dell’uso di prodotti di origine animale durante la coltivazione della vite e la trasformazione delle uve.
Nel bel tragitto che va dalla strada provinciale del paese Greve in Chianti fino a salire su verso la sede aziendale e la cantina, si è avvolti da un silenzio voluto e prudente, costretto dal diabolico paesaggio delle colline, dei boschi e dei cipressi intervallati dai filari di vigneti composti e pettinati per poi finire in un luogo dalla rilassante atmosfera zen, anche perchè la cortesia qui è quasi come quella giapponese. Si avverte subito visitando l’azienda, un fremito di passione negli interlocutori e la loro voglia impaziente di fare scoprire ai neofiti un “nuovo mondo” fatto principalmente di rispetto per la terra e per la natura.




Uno sguardo ai vigneti circostanti alla cantina, dove si coltivano principalmente le uve di Batàr e altri vitigni internazionali, fa capire quanto sia tenuta a molta distanza la parola “comodità”, perchè qui i pendii scoscesi e il terreno roccioso rendono impossibile l’uso di macchinari e tutto viene svolto rigorosamente a mano.
Con questo lavoro costante insieme alle annate sempre diverse, Querciabella affonda la sua filosofia biodinamica e vegana in un universo fatto di vigne increspate e mutevoli e solo se si guardano con amore, esse non sono mai le stesse e si accettano e si assecondano creando un rapporto di fiducia reciproca. Ecco come produrre vino, senza mai rinnegare la natura, diventa pura arte enologica.
Così è stato fatto con l’annata 2014, difficile sì ma poi non così malvagia, perchè, diciamo la verità, l’annata 2014 è un po’ come Jessica Rabbit quando dice: “io non sono cattiva, è che mi disegnano così”.
I vigneti di Sangiovese di Querciabella si trovano in più sottozone del Chianti Classico, e una dura e attenta selezione durante la raccolta nella terza settimana di Settembre a Greve, ha fatto ritardare la vendemmia a Radda e a Gaiole, permettendo alle uve di godere dell’autunno caldo.
Chianti Classico 2014. Naso di una favolosa integrità fruttata con ribes e mirtillo. Poi si fa più sferico nelle tonalità di rabarbaro e pepe nero. Soffusa balsamicità. Sorso dalla filigrana eccellente, elegante e fresco e dal lungo ricordo sapido.


QUERCIABELLA
Via di Barbiano, 17
50022 Greve in Chianti (FI)
Tel. 055 85927777
www.querciabella.com
info@querciabella.com
Via di Barbiano, 17
50022 Greve in Chianti (FI)
Tel. 055 85927777
www.querciabella.com
info@querciabella.com