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Blaterle e il maso dei noci
Pubblicato il 11/05/2012
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Sarà per la singolarità dell’ubicazione - vigneti all’interno della città di Bolzano - o per l’esigenza di salvaguardare antiche aree di coltivazione, resta il fatto che la piccola azienda sudtirolese Nusserhof, di proprietà della famiglia Mayr sin dal 1788, è in grado di proporre vini singolari e dalle caratteristiche davvero uniche.

Nusserhof prende il nome da un antico maso, circondato da alberi di nocciole, situato nei Piani, un quartiere periferico di Bolzano, dove Elda e Heinrich Mayr, ultima generazione di una famiglia di viticoltori, curano personalmente le operazioni in vigna e in cantina. Tre ettari di vigneto posti sulla riva destra del fiume Isarco e allevati in prevalenza a Guyot. I Mayr furono i primi nel 1990 ad adoperare in Alto Adige questo sistema di allevamento per il Lagrein, mentre il resto del vigneto è invece a pergola e casarsa. Tutte le viti poggiano su terreni alluvionali ricchi di porfido rosso e ideali per la cessione di sostanze minerali alle due varietà autoctone della cantina: il Lagrein e il Blaterle, un’uva a bacca bianca quasi sconosciuta.

Blaterle significa “piccola foglia” ed è uno dei più antichi vitigni bianchi autoctoni dell’Alto Adige. Molto diffuso in passato nella Valle di Isarco e in Val Venosta, è stato via via sostituito da varietà più blasonate come Riesling o Kerner. Un tempo questi grappoli, caratterizzati da acini dorati di forma ovale e leggermente schiacciati, erano utilizzati per la produzione di un bianco facile, disimpegnato e dolce che, solitamente accompagnava le castagne arrostite. Heinrich, musicista e degustatore, ne coltiva solo pochi filari nel suo Maso dei Noci che ogni anno producono circa 2.000 bottiglie. Dal 1994 le uve sono lavorate secondo i dettami dell’agricoltura biologica, rinunciando a pesticidi, diserbanti chimici e fertilizzanti. Solo in caso di forti difficoltà si fa uso di dosi minime di zolfo e rame. La bottiglia degustata, un vino da tavola nell’accezione legislativa e millesimo 2007, si contraddistingue subito per un colore giallo paglierino dai riflessi ancora verdolini. Marcano l’aspetto olfattivo profumi singolari e intensi di gelsomino e acacia, erbe aromatiche, soffi agrumati e di idrocarburi a cui seguono fragranti note di susine gialle e pesche; il tutto avvolto da una fine speziatura. Al palato è secco e rivela una decisa vena sapida, quasi salmastra, ben bilanciata da una moderata morbidezza e da un’adeguata trama alcolica. Vinificazione ed affinamento in acciaio. Apprezzabile la capacità d’invecchiamento. Si abbina bene ad una zuppa di cipolle o una frittata di asparagi.

Nusserhof
Via Mayr-Nusser-Weg, 72
39100 Bolzano
Tel. 0471 978388

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