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Metodo Ancestrale
Pubblicato il 16/10/2015
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“Il vino rallegra il cuore dell’uomo”, dicevano i Latini. Dietro ad ogni calice o bottiglia si cela una storia antica tramandata da generazione in generazione, tra queste sicuramente c’è da segnalare l’azienda vitivinicola Terraquilia, giovane realtà emergente dell' Appennino Modenese con vigneti situati a circa 450 metri s.l.m., che produce attualmente circa 40.000 bottiglie all' anno.

L’utilizzo di tini a temperature controllate permette di far progredire lentamente la fermentazione e bloccarla quando il contenuto degli zuccheri è tale da garantire la rifermentazione in bottiglia, senza ulteriori aggiunte di zuccheri e lieviti, questo metodo conosciuto anche come Metodo Ancestrale, è reso ancora più efficace dall’assenza di filtraggi, i residui di lieviti danno luogo ad una caratteristica sedimentazione, definita fondo nel gergo comune. L’azienda utilizzando questo metodo riesce così a contenere i livelli di solforosa totale sotto i 40 mg/l, ben a di sotto dei valori consentiti per il Biologico, dettaglio non marginale. Spicca tra tutte le mie degustazioni L’Ancestrale Igt, ottenuto da Pignoletto e Trebbiano, il sentore olfattivo dominante è il fruttato seguito dal floreale, intenso e persistente, complessità tipica della rifermentazione in bottiglia.  Tuttavia i vini si contraddistinguono per una capacità di evolvere nel tempo piuttosto insolita per queste tipologie e per queste latitudini. L'esempio più lampante è il Lambrusco Falconero Riserva 24 mesi che viene commercializzato non prima di 24 mesi di affinamento in bottiglia ( in commercio il 2012), ma anche i bianchi frizzanti e spumanti presentano ottime potenzialità in questo senso… insomma, lunga vita al Lambrusco!

Terraquilia
Via Caldana 
41052 Guiglia (MO) 
Tel. 059 931023
www.terraquilia.it
info@terraquilia.it

 

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