Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Hans Terzer, via il superfluo
Pubblicato il 03/04/2015
Fotografia

In una lettera al celebre filologo e storico fiorentino Benedetto Varchi, Michelangelo Buonarroti scriveva “io intendo scultura quella che si fa per forza di levare”, l’altra scultura, “quella che si fa per via di porre, è simile alla pittura”. Per l’artista scolpire è dunque affrontare il marmo con lo scalpello togliendo via il superfluo, non modellare un materiale malleabile. E sempre a proposito di Michelangelo scrive l’autrice di precise opere di critica d’arte Augusta Tosone: “solo, davanti al blocco di marmo, lo scultore lotta per strappare alla materia bruta il suo segreto”. La genesi dell’Appius 2010, vino esclusivo che riporta in bottiglia la firma di Hans Terzer (nella foto sotto), storico kellermeister (dal 1977) della Cantina Produttori San Michele Appiano, richiama in un certo qual senso la nascita di un’opera d’arte, e lo stesso modus operandi seguito dall’enologo in vigna ed in cantina non sembra lontano da ciò che professava il grande Maestro toscano. Pur parlando di una realtà che funziona sul modello delle cantine sociali, ma attenzione, in Alto Adige a capo delle stesse c’è sempre un coordinamento ferreo e i soci seguono protocolli produttivi rigidissimi, il cammino intrapreso è stato quello di togliere il superfluo, di selezionare solo i grappoli migliori da vigne di oltre trent’anni d’età; di creare una cuvée - per la prima annata con uve a bacca bianca - lavorata in legno piccolo sia in fase di fermentazione che di maturazione e lasciata riposare per tre anni sulle proprie fecce in serbatoi d’acciaio. Tecnica e campagna quindi che si fondono alla perfezione, in una visione produttiva dove la natura non parla da sola, ma parla con l’uomo e tramite l’uomo.

ALTO ADIGE BIANCO APPIUS 2010
Bianco Doc - Chardonnay 70%, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon 30% - 13,5% - € 96 - 4.000 bottiglie prodotte

Ha il colore dell’oro, ornato da sfavillanti luccichii verdolini. Naso già ben leggibile disposto su intriganti toni minerali e fini note di frutta esotica di più ampio respiro. Un tripudio di ananas, avocado, litchi, kumquat e papaya. L’incipit gustativo è delicatamente morbido, senza però tralasciare la compattezza dell’asse fresco-sapido che va ad arricchire e controbilanciare la rotondità d’insieme. La succosità e il corpo da fuoriclasse appaiono in perfetto accordo con il carattere solare del vino, che detiene equilibrio ed ampiezza da manuale. Finale di grande allungo, intensamente aromatico, costellato da ricordi di spezie dolci e netti richiami fruttati. La complessità gustativa preannuncia grande longevità. Da gustare su trancio di spigola al coriandolo con tartufi, una riuscita ricetta di Gianfranco Vissani.

ST. Michael-Eppan
Via Circonvallazione, 17/19 
39057 Appiano (BZ)
Tel. 0471 664466
www.stmichael.it
office@stmichael.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA