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Dr. Loosen, stairway to Erdener
Pubblicato il 06/03/2015
Fotografia

Mi era accaduto diverse volte di arrivare all’aeroporto di Frankfurt Hahn, per tutto il periodo della guerra fredda una base militare americana, ora uno dei principali Hub tedeschi di una nota compagnia aerea low cost. Mai, prima di occuparmi di vino, mi era balenata per la testa l'idea che Hahn sia a soltanto 25 chilometri di distanza da Bernkastel-Kues, piccolo villaggio sulle rive della Mosella, dove il Riesling riesce a donarci alcune tra le sue massime espressioni al mondo. Inizio di febbraio, l'altipiano che circonda l'aeroporto è ricoperto di neve e scompare man mano che, con l'auto del mio amico tedesco, percorriamo i tornanti boscosi che zigzagano verso la Mosella. Prati e boschi lasciano lentamente il posto a rocce sempre più impervie, rosse, blu, metalliche, fino ad aprirsi, quando sfioriamo i resti di un vecchio castello, in prossimità del fiume.

Il colpo d'occhio su Bernkastel-Kues è magnifico, come sempre, di là da qualsiasi immaginazione. Case medioevali ordinate sui due lati della Mosella e, immediatamente a ridosso, lungo tutto il costone dell'ampia valle, vigneti a perdita d'occhio con pendenze vertiginose. Un impulso mi trascina fuori dall'auto, devo finalmente conoscerla questa ardesia del Devoniano sulla quale crescono le viti, sembra un miracolo. Voglio sentire l'odore dell'aria, percepire l'umidità del fiume, pensare a tutte le generazioni che da più di due millenni hanno saputo ricavare da una terra tanto aspra profumi e sapori altrettanto nobili.

Markus Schulte mi accoglie chiamandomi per nome, ci stava aspettando nella casa padronale, appena fuori il paese, quella riprodotta nelle loro etichette di vino. Si scusa perché Ernst Loosen (Ernie, lo chiama lui) non può salutarci personalmente e, siccome siamo fuori stagione, la degustazione non potrà avvenire nell'apposita sala, in ristrutturazione. Ci ospita così nel vecchio salone di casa, un salto all'indietro di almeno duecento anni, tra ritratti di antenati, una libreria incassata nelle pareti di legno, il tavolo già preparato nella veranda vista fiume. Ma prima ancora di raggiungerlo, sopra un secretaire d'epoca fanno bella mostra di sé alcune bottiglie (aperte) del Domaine de la Romanée-Conti: La Romanee-Conti, La Tache, Grands-Echezeaux, ?Echezeaux, Romanee St. Vivant, Richebourg e Le Montrachet. Che rivelano la passione di Ernie per il Pinot Nero, prodotto da lui stesso in Oregon con l'etichetta J. Christopher Wines.

Riconosco subito l'ardesia sul tavolo, tre pietre: rossa, blu e rossastra, quest'ultima mista a vulcanina. Tutti i vini che proviamo provengono da quei suoli, una splendida progressione di cui soltanto il primo non è un Riesling. Una delle donne di famiglia amava il Pinot Bianco e si è opposta alla riconversione in Riesling dell'ultimo dei vigneti acquistati. Quindi il Riesling, dal Kabinett al Beerenauslese, nelle varie interpretazioni della cantina, sempre estremamente eleganti nel bilanciare mineralità, sentori fruttati, residuo zuccherino ed acidità. Un paradiso di sensazioni, Starway to Erdener, per parafrasare il titolo di una famosa canzone con uno dei loro vigneti.

Fuori è ormai buio, siamo fuori stagione ed anche Markus si dilunga a chiacchierare con noi nella piacevole atmosfera della veranda. Quindi ci propone di seguirlo in cantina, non ce lo facciamo ripetere due volte. Centinaia di bottiglie stivate apparentemente alla rinfusa, ricoperte da polvere e ragnatele, soltanto Ernst Loosen riesce a districarvisi. Un vero e proprio santuario del Riesling della Mosella, dal 1948 in poi, perché al termine della guerra i francesi hanno portato via tutto. È ormai ora di cena, non solo siamo lì da quasi tre ore, ma non ci è stato richiesto alcun compenso ed abbiamo ricevuto in regalo due delle migliori bottiglie aperte per la degustazione. È la magia del mondo del vino e di tutti coloro che ne sentono la fascinazione. Non c’era tempo per una visita ai vigneti, tanto sono sicuro che ci tornerò.

Ecco i vini degustati:

Riesling Trocken Rotschiefer 2013 (12% vol). Immediato, piacevole, fresco, fruttato e dalla mineralità appena accennata. Da terreni di ardesia rossa, ricchi di ferro, dei villaggi di Urzig, Erden, Losnich e Kinheim.

Wehlener Sonnenuhr Riesling “GG” 2012 (12,5% vol). Risale alla prima classificazione Prussiana del 1868 l'appellazione di Grosse Lage (Grand Cru) per il vigneto Wehlener Sonnenuhr (La Meridiana di Wehlen), che dal 2012 diventa Grosses Gewächs (GG). Dal terreno di ardesia blu del Devoniano, ricco di sostanze minerali, provengono alcuni tra i più eleganti vini bianchi del mondo, la quintessenza del Riesling.

Graacher Riesling 2012 (12% vol). Da un vigneto nel territorio del piccolo villaggio di Graach, tra i vicini di casa più famosi: Bernkastel e Wehlen. Ripidi pendii e terreni molto minerali di ardesia blu producono vini che combinano l'eleganza di Wehlen con la forza rustica di Bernkastel. Vino dalla spiccata mineralità.

Ürziger Würzgarten Riesling AlteReben “GG” 2012 (12% vol). Aromi esotici di frutta tropicale e speziati caratterizzano questo secondo "GG" in degustazione. È il vigneto più antico della proprietà, uno tra i più ripidi a picco sul fiume, terreno vulcanico ed ardesia rossa.

Erdener Treppchen Riesling Kabinett 2013 (8% vol). Il vigneto di Erdener Treppchen (la piccola scalinata di Erden) è talmente ripido che anni fa venne costruita una vecchia scalinata con gradini in pietra per facilitarne l’accesso. Terreno di ardesia rossa, ricco di ferro, che produce nel tempo vini muscolari e complessi, con intenso finale minerale.

Wehlener Sonnenuhr Riesling Spätlese 2012 (7,5% vol). Altro prodotto del vigneto Wehlener Sonnenuhr, stavolta in versione Spätlese, con residuo zuccherino più evidente nel finale.

Riesling Beerenauslese 2013 (7,5% vol). Non in commercio, prodotto su commissione, da uve selezionate parzialmente attaccate da Botrytis. Nella degustazione anteposto all'Auslese.

Erdener Prälat Riesling Auslese Goldkapsel 2013 (7,5% vol). Il vigneto Erdener Prälat è considerato da molti il migliore dell’intera regione della Mosella. L’unico ad essere parcellizzato tra vari proprietari, esattamente come in Borgogna. Viti di oltre ottanta anni a ridosso del fiume, terreno di ardesia rossa, completa esposizione a sud ed uno sperone roccioso alle spalle che lo protegge dai venti freddi, sono le caratteristiche che lo rendono unico.  Così come il vino che ci regala.

Weingut Dr. Loosen
St. Johannishof 
54470 Bernkastel - Mosel
Tel. 0049 65313426
www.drloosen.de

 

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