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Radical wine elisir
Pubblicato il 13/06/2014
Fotografia

Non abbia timore a venire allo scoperto chi ha acquistato un libro solo per la bellezza della sua copertina, o chi ha ceduto al fascino di un’etichetta un po’ naïf finendo per portarsi a casa un vino dall’indubbia qualità. Ma l’etichetta d’autore che impreziosisce il grande vino, quella sì non si discute, e lo sa bene l’incallito collezionista che non perde l’annuale appuntamento, magari en primeur, con lo Château Mouton Rothschild, Premier Cru Classé del Médoc, le cui etichette vengono disegnate da grandi artisti. Con Ettore Sottsass, esponente di primo piano del movimento Radical Design, il design è entrato prepotentemente nell’ambiente casalingo - ricordiamo il celebre seau à glace o il set per condimenti 5070 ispirato alle cupole dell’Islam disegnati per Alessi – e lo stesso, in anni di postmodernismo, si riscopre pittore e disegna per l’amico ingegnere e vigneron Paolo Giusti l’etichetta del rosso Dulcamara. Il taglio bordolese, dedicato ad uno dei personaggi del melodramma giocoso dell’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, ispira il maestro ad un tratto del tutto innovativo rispetto al suo stile razionalista fatto di colori e calore mutuati dai paesi mediterranei; la figura è infatti realizzata con tecnica pastello e forme sinuose, e rappresenta una giovane donna attraverso il cui sguardo, sentimentale e nostalgico, il vino dev’essere bevuto. Eppure tra le linee squadrate di chiara ispirazione Bauhaus dei classici lavori di design dell’architetto e la giovane donna del Dulcamara, non v’è segno di contraddizione, si tratta di due interpretazioni distinte del bello. D’altronde come aveva affermato in tarda età il designer “se qualcosa ci salverà, sarà la bellezza”.

Dulcamara 2011 / I Giusti & Zanza
Rosso Igt - Cabernet Sauvignon 70%, Merlot 25%, Petit Verdot 5% - 14,5% - € 30

L’azienda può definirsi ormai storica delle Colline di Fauglia, e condotta dai Giusti in regime biologico e in parte biodinamico, con alte densità d’impianto per ettaro.
Manto rubino pieno, con unghia un tantino sfumata. Svela prontamente un profilo olfattivo di grande caratura; le insistenti note balsamiche di felce e canfora, lasciano spazio ad una parata di toni fruttati ben concentrati di more, lamponi e ciliegie nere. Ricordi di macchia marina, rosa e sprazzi di rabarbaro completano il tutto. Bocca austera e dal tannino serrato, ben più cupa di quanto il naso lasci trasparire; lunghezza di validissima estensione, giocata su profumi di erbe aromatiche. Come per tutti i vini prodotti in azienda solo uso di tonneau di rovere francese per la maturazione, in questo caso per 24 mesi. Sulla tradizionale rosticciana alla brace, spennellata in cottura con ramoscelli di rosmarino.

I Giusti & Zanza
Via dei Puntoni, 9
56043 Fauglia (PI)
Tel. 0585 44354
www.igiustiezanza.it
info@igiustiezanza.it

 

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