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A tavola con i Magi
Pubblicato il 04/01/2013
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Sopravvissuti all’antica profezia dei Maya ma soprattutto alla più recente calamità dell’IMU, siamo arrivati più o meno serenamente al Natale 2012, abbiamo salutato l’alba del nuovo anno e ora ci apprestiamo a festeggiare l’Epifania per chiudere in bellezza il calendario delle feste. Stuoli di genitori e nonni stanno già rimpinzando calze di tutte le misure con caramelle, cioccolatini e carbone dolce e i bambini aspettano altri regali dopo la scorpacciata natalizia ma l’Epifania, non dimentichiamolo, nasce come ricorrenza religiosa, deriva infatti dal greco “Epifaneia” che vuol dire “rivelazione”, “illuminazione” e si riferisce alla prima manifestazione della divinità di Gesù Bambino al mondo pagano attraverso l’adorazione dei Re Magi, giunti da oriente (dalla città persiana di Saba, come riferisce Marco Polo nel suo libro Il Milione) alla grotta di Betlemme dodici giorni dopo la sua nascita.

Per il pranzo del 6 gennaio abbiamo a disposizione tutta una serie di ricette ispirate a questa festività, soprattutto di dessert come la Twelfth Night Cake, la torta della dodicesima notte, che appartiene alla cultura gastronomica inglese, la francese Gallette des rois o la Pinsa della Maretenga, un dolce veneto, chiamato anche Pinsa della Befana, realizzato con una polenta di farina gialla a cui si aggiungono farina bianca, burro, zucchero, scorza d’arancia, pinoli, semi di finocchietto, fichi secchi e uvetta passa rinvenuta nella grappa. Durante il pasto, se vogliamo fare bella figura con gli amici, assecondando la tradizione con un prodotto di sicura qualità, possiamo servire i vini Kaspàr, Melkiòr e Baltasàr dell’azienda siciliana Alliata.

L’origine dei nomi di questi vini ha radici antichissime: una leggenda che si tramanda all’interno della famiglia Alliata vuole che fra il 1217 e il 1221 un lontano antenato perse tre figli durante la Quinta Crociata in Terra Santa. I tre fratelli si chiamavano come i Re Magi, Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, e, per perpetuarne il ricordo, sul blasone della casata vennero raffigurati tre pali neri su campo d’oro. In loro onore Claudia Alliata di Villafranca, attuale titolare dell’azienda, ha voluto chiamare tre vini con i loro nomi, rielaborandoli in Kaspàr, Melkiòr e Baltasàr.

Kaspàr è un monovitigno a base di Nero d’Avola, abbigliato di rubino con sgargianti riflessi purpurei. Al naso evoca ricordi di violacciocche, cassis e ciliegie nere. Note di macchia mediterranea e china si innestano quindi in una sottile tramatura di spezie scure. Nel palato fluisce fresco e ben bilanciato, grazie anche ai tannini perfettamente smussati dai 12 mesi trascorsi in barrique francesi di media tostatura.

Il rosso Melkìor è un Syrah in purezza dal colore rubino non intellegibile. Il bouquet ruota intorno a more, prugne mature, vegetale nobile e liquirizia con una sfumatura di pepe nero in scia. La carica fenolica è del tutto integrata alla sapidità e alla freschezza, in un contesto reso molto morbido dalla generosa dote alcolica. Anche in questo caso è evidente l’apporto benefico dei legni di maturazione.

Il Merlot infine è protagonista assoluto del terzo vino, il Baltasàr. Dal cuore rubino emerge un soffio amarascato insieme a petali di rose rosse, erbe aromatiche, legno di cedro, spezie dolci e una punta minerale. Corposo ed elegante a un tempo, il sorso è soffuso di morbidezza glicerica con una persistenza lunga e fruttata a coronare l’esperienza gustativa.

Alliata
Contrada Carcitella
91026 Mazara del Vallo (TP)
Tel. 0923 547267
www.alliatavini.com
info@alliatavini.com

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