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La ricetta della felicità
Pubblicato il 21/09/2012
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Chorey-les-Beaune è un minuscolo villaggio della Côte d’Or, poco più di 500 abitanti e sicuramente tra i comuni meno conosciuti della Borgogna, anche se siamo a un passo dal mitico Grand Cru “Corton”. Il vigneto di Chorey poggia su una pianura di matrice argillosa e piuttosto profonda, culla di un Pinot Noir espressivo e discretamente concentrato, un tempo destinato quasi totalmente a mercati assetati di bottiglie a prezzo contenuto con la generica appellation Côte de Beaune. Per i négociant locali, dunque, Chorey è stata una vera e propria mecca, i cui vignaioli hanno preferito per molto tempo sacrificare l’appellation village in vista di una produzione che riusciva a essere immediatamente assorbita dal mercato.

Il Domaine François Gay, 7 ettari in tutto e 40.000 bottiglie l’anno, è nato dalla suddivisione della proprietà di una storica famiglia di Chorey. Dagli anni ’80 del secolo scorso, François ha deciso di imbottigliare l’intera sua produzione e di interpretare in proprio le sfumature della sua terra, sintetizzando mirabilmente nelle sue etichette un mondo schietto e affascinante, a volte altero, ma che, al tempo giusto, sa essere prodigo di sé, almeno con chi riesce a comprenderlo nel profondo. I suoi vini sono austeri, carnosi e poco inclini alle svenevolezze, ma diretti nel manifestarsi, di spontanea piacevolezza e assai difficili da dimenticare. Frutto di un terroir forse non tra i più vocati, ma capace ugualmente di esprimere grande carattere e intenso vigore. Come François e Pascal, padre e figlio, il primo intraprendente ed energico, il secondo schivo e riservato, di un ritegno che affonda le radici nella totale dedizione alla viticoltura; entrambi, però, specchio reale della Borgogna, quella di una volta e quella di sempre: solo apparentemente umile, ma di fatto fiera, vigorosa e onesta.

François, ufficialmente in pensione ma di fatto uomo-immagine del domaine, arguto e intelligente, si apre lentamente all’ospite come fa il suo vino nel calice. Ti osserva, ti studia attento, ti valuta. Solo allora, e solo se lo ritiene opportuno, si concede senza fronzoli e senza complimenti. Allora si scherza, si parla di vino e di donne, ma sempre con garbo, ironia e leggiadra finezza. “Monsieur, sono 50 anni che io e mia moglie beviamo Borgogna ogni giorno e non abbiamo mai smesso di volerci bene.” Vuoi vedere che in un vino puoi perfino trovare la ricetta della felicità?

Domaine François Gay
9, rue des Fiètres
21200 Chorey-les-Beaune
Tel. 0033 80226958
 

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