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Verticale Marramiero. Undici annate a confronto del Montepulciano d’Abruzzo Riserva del Fondatore
Il tempo scorre, il vino racconta: l’anima più profonda di Marramiero in degustazione
Pubblicato il 14/11/2025

Enrico Marramiero e l'enologo Giuseppe Falcone della Tenuta Sant’Andrea, accompagnati dal nostro docente Paolo Lauciani, ci hanno accompagnato in una degustazione verticale che ha sfidato il tempo e ha ribadito, semmai ce ne fosse bisogno, come sia il tempo a dare forma alle cose e alla sua bellezza. Ancora una volta abbiamo ritrovato nel bicchiere, con sorpresa e stupore, in ognuno degli undici millesimi assaggiati, qualità indiscussa e una forma diversa di vino: “plasticità diacronica” (Lauciani dixit).
 

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Il vino: Montepulciano d’Abruzzo Riserva del Fondatore

Undici, appunto, le annate in degustazione del Montepulciano d’Abruzzo Riserva del Fondatore Dante Marramiero.
Dal primo millesimo prodotto, la 1998, sino all'ultima annata in commercio, la 2015. Montepulciano allevato su terreni posti a circa 280 m s.l.m., circa due ettari di vigneti di oltre 50 anni di età, in località Rosciano, sulle colline pescaresi, fra il Gran Sasso e il mare.  La coltivazione e la vinificazione sono rimaste le stesse da sempre: selezione in vigna dei soli grappoli migliori, quindi raccolta manuale e in cantina diraspature delicate con leggera pigiatura e fermentazioni con lunghissime macerazioni, dapprima in tini scoperti, ora in barrique nuove, sempre aperte, a cappello sommerso. Il vino poi rimane 48 mesi in legno piccolo, quindi 6 anni di sosta in cantina prima della commercializzazione.
 

Verticale Montepulciano d'Abruzzo Riserva del Fondatore
La verticale: annata per annata

1998 -  Colore fitto e concentrato, con tendenza amaranto. Compatto nella densità cromatica. Al naso rivela pacatezza e profondità: boccioli di rose essiccati, prugne secche e amarene, gelatina di frutti rossi, cedro candito; poi, sentori di frutta a guscio, riverberi di legni antichi, tabacco trinciato e suggestioni di boiserie. Sul fondo, lungo respiro balsamico di canfora e di liquirizia; quindi, pasta di olive nere. Al sorso è sorprendente per freschezza e per la setosa trama tannica. Regala un dinamismo gustativo mai stanco, sempre teso.

1999 -  Appena versato si avvertiva un soffio di riduzione, poi rapidamente svanito. Timbrica olfattiva disposta su toni floreali di violette e roselline in appassimento; quindi, erbette aromatiche essiccate, poi accenti di mele cotogne, prugnette selvatiche mature. Schiude un'idea di crema di liquirizia e tabacco da sigari. Sul fondo, fine speziatura di noce moscata e di chiodi di garofano. La beva regala un bellissimo ritorno di freschezza e una trama tannica di assoluta piacevolezza che conduce lungamente il sorso.

2001 - Se i precedenti assaggi consegnavano vini standing alone, con il 2001 si entra nel terreno di vini che sanno regalare importanti abbinamenti a tavola. La vinificazione avviene ancora in tino scoperto e inizia l'utilizzo di barrique. Aspetto visivo: esibisce una mirabile compattezza cromatica, coesa con soffuso bordo granato. Straordinario al naso, ove emerge frutta a polpa matura (more e amarene), sfumatura di mentuccia; poi, timo e rosmarino; quindi, olive infornate. Seguono crème de cassis e crema di moka. Sul finale, riverberi balsamici con accennate note tostate. Grande energia e vigore alla beva. Importante bevibilità e struttura ancora perfettamente polputa e succosa.

2003 -  Al naso evidenzia note di evoluzioni più importanti, attesa la calda annata. Accanto a sentori di pot pourri floreale emergono note di erbette aromatiche essiccate; poi, cedro candito; quindi, scatola di sigari e legno di sandalo; sul fondo, impunture balsamiche con riverberi di corteccia di china e artemisia. Al sorso è saporito e polputo, con tannino puntuto, forse un filo meno preciso dei precedenti. Sfuma su note calde e speziate.

2005 - Compatto al colore, di un intenso rosso amaranto. Il naso evidenzia una estrema coesione olfattiva. Emerge un ritmo fruttato modulato su riconoscimento di ciliegie e di amarene; poi, ancora cedro e un soffio di spezie nobili. Seguono note di torrefazione e di tabacco da pipa; quindi, richiami boschivi di rami spezzati e di terriccio. Al sorso emerge un approccio saporito e sapido, con continui riverberi minerali e ferrosi. Trama tannica carezzevole e lungamente distesa.
 

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2007 - Emerge immediata una raffinata pulizia olfattiva, modulata fra sensazioni di frutta scura quasi disidratata (more e amarene); quindi, ritmo balsamico su accenti di menta e di liquirizia; poi, tabacco da pipa e corteccia di china; quindi, richiami di polvere di cacao anticipano riflessi iodati e minerali. Di grande godibilità e piacevolezza al sorso. Morso tannico vibrante e vivido, sorretto da adeguata spalla sapida lungamente distesa. Finale lungo e carezzevole.

2008 - Netta la tonalità rubino nel calice, e non più amaranto come nei precedenti calici. Al naso è vivido e pimpante nei richiami: suggestioni di frutta rossa in perfetta maturazione; poi, accenti speziati di noce moscata e di pepe nero; quindi, bastoncino di liquirizia e olive nere; e ancora, foglie di ulivo e di alloro. Sul fondo, accenti di rabarbaro e di chinotto schiudono a profonde vibrazioni minerali. Al sorso, equilibrio e coesione fra trama tannica vellutata e agrumata sapidità. Lungo.

2010 - Al colore emergono lampi porpora che tingono il calice. All'olfatto, fresco ventaglio floreale con bouquet di violette di campo; poi, liquirizia mentolata e olive nere. Ampia componente aromatica di erbette officinali con note di rosmarino, timo e un soffio di lavanda. Al sorso è esuberante e vivido, con spalla fresco-sapida dai netti contorni agrumati. Timbro tannico setoso e ben ritmato.

2011 - Naso impattante su sensazioni di frutta fresca, corbezzoli e amarene; poi, sfaccettature di fiori rossi in appassimento ed erbette officinali. Seguono foglie di alloro; quindi, polvere di cacao e caffè in grani. Sul fondo, accenti di chinotto e di rabarbaro per una suggestione di scura mineralità. Al sorso evidenzia un timbro tannico vibrante e caldo, ben sorretto da vivida spalla sapida. Lungamente disteso.

2013 - Naso ammaliante fra sensazioni di agrume, accenti di evoluzione con richiami minerali-ferrosi; poi, fiori macerati con note di violette e di genziana; quindi, malva e ibisco. Le note di piccola frutta rossa sono polpute, con rintocchi agrumati di mandarino cinese e di cedro. E ancora, cacao in polvere e lungo soffio di spezie nobili sul fondo. Al sorso è caldo e vellutato. Un tannino fitto ed elegante è lungamente disteso su ritmo sapido, intenso e saporito.

2015 - Ultima annata presentata in commercio, dopo 10 anni dalla vendemmia, come per tutti i precedenti assaggi. Tinge il calice di un vivido e fulgido porpora. Emergono al naso note di ciliegie e amarene ancora carnose; poi, arancia sanguinella e rintocchi di cedro; quindi, erbette aromatiche nei sentori di timo, artemisia e un soffio di lavanda. Quindi, tratti balsamici e di macchia boschiva, sentori di muschio e di legni spezzati. Sul fondo, speziatura di pepe nero e pasta di olive, riflessi iodati e di china. Al sorso è strutturato e caldo, muscolare e fresco. Esibisce una puntuale omogeneità fra fitto timbro tannico e saporita spalla sapida. Continui rimandi del naso.
 

Marramiero
C. da S. Andrea, 1
65020 Rosciano PE    
Tel. 085 8505766
www.marramiero.wine
 

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