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Il Carreri della Sera
30 Anni Insieme: il racconto di un’amicizia.
Pubblicato il 20/07/2023
30 Anni Insieme / Il Carreri della Sera
Matteo Carreri, professionista del vino a tutto tondo, senza tuttavia nascondere il suo spirito guascone, sul suo giornale “Il Carreri della Sera”, in una simpatica intervista racconta la sua amicizia con Franco M. Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier.
Franco Maria Ricci e Matteo Carreri festeggiano quest'anno 30 anni di amicizia e collaborazione professionale, uniti da un filo conduttore speciale che è la passione e la Cultura del Vino.
Possiamo ben dire che il vino abbia davvero cambiato loro la vita, questo infatti potrebbe essere lo slogan della loro esistenza.
Si sono avvicinati entrambi a questo mondo per diletto e mai avrebbero immaginato che il vino sarebbe stato il protagonista indiscusso delle loro vite professionali.
Proprio il vino, infatti, questa ricchezza inestimabile del territorio italiano, li ha fatti conoscere nel lontano 1993 e, in questi tre decenni, li ha resi protagonisti, insieme, di trasmissioni televisive, degustazioni e celebrazioni. Sempre mirate a diffondere la cultura del vino.
Da una parte Franco Maria Ricci, sommelier dal 1982, eclettico personaggio di spicco del mondo vitivinicolo e Presidente della Fondazione Italiana Sommelier, che ha creato la prima rivista specializzata, rivolta agli appassionati del mondo del vino e agli addetti ai lavori: Bibenda.
Dall’altra Matteo Carreri, sommelier dal 1993, che, con la sua omonima azienda, fa da consulente a 360 gradi sul vino per gli imprenditori della ristorazione, e viene invitato a partecipare a numerose trasmissioni televisive nelle vesti di Ambasciatore del Vino, dove trasmette la sua passione.
 
Abbiamo ripercorso questi 30 anni con un piacevole incontro nell’ufficio di Franco Maria Ricci, alla Fondazione Italiana Sommelier presso il Rome Cavalieri.
Il Presidente Ricci è voluto partire proprio dal fatto che in questi 30 anni sono cambiate davvero tante cose, ad esempio la parola culture non era mai stata abbinata ad una bottiglia di vino prima e, proprio grazie al lavoro svolto da entrambi, questo è diventato realtà.
Senza mai dimenticare che qualunque eccesso è dannoso e che, per frenare l’abuso quindi, l’unica arma è la cultura, che in ogni campo sa moderare.
 
Presidente Ricci, ci parli di lei, da dove è iniziato tutto?
Mi sono laureato in architettura e lavoravo in una compagnia di assicurazioni quando per caso — nel 1982 — ho frequentato un corso per sommelier al1’Hilton.
Durante il corso ho conosciuto un gruppo di ragazzi e, tanto eravamo appassionati ed assidui che gli organizzatori di allora ci chiesero una mano, al punto tale che — dopo 40 anni — la Fondazione Italiana Sommelier è il più grande centro di cultura del vino al mondo, presente in 32 regioni del globo, in 18 regioni in Italia, che stampa ben 250.000 copie di Bibenda in Cina.

 
Quali sono gli appuntamenti più importanti che organizza la Fondazione?
Organizziamo 3 eventi importanti ogni anno: l’evento numero uno è l’Oscar del Vino che si svolge a maggio, poi il Forum sulla Cultura del Vino e infine la Grande Festa del Vino di Qualità, alla presenza di 1200 ospiti e dei produttori che hanno vinto i famosi 5 grappoli.
Questi “eventoni", come li chiamo io, caratterizzano l’immagine della Fondazione, ma in realtà le cose che mi stanno più a cuore sono quelle quotidiane, ossia i ragazzi e le ragazze che frequentano i corsi per sommelier, i corsi monotematici e l’Executive Wine Master che compie quest’anno 22 anni.

 
Cosa la accomuna a Matteo Carreri?
In questi 30 anni ci ha unito, con grande affetto, condividere la stessa passione e lo stesso obiettivo: promuovere il vino come cultura nel nostro Paese.
Io attraverso l’organizzazione di eventi e corsi, mentre Matteo, in modo più operativo, si occupa della selezione e vendita del vino, con tutta la cultura necessaria per farlo.

 
Il coinvolgimento delle istituzioni è stato importante?
Eh sì, nell’ottobre 2013 ho istituito la Fondazione Italiana Sommelier per coinvolgere le Istituzioni e fare cultura dall’alto in basso. Grazie a questo ho potuto ospitare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad un convegno e organizzare una visita da Papa Francesco nel 2015, coinvolgendo tutte le più importanti testate giornalistiche e televisive.
Abbiamo cominciato a parlare di vino con le persone che contano e da lì tutto è cambiato.
Ho suggerito l’idea di utilizzare come regalo ufficiale alle autorità straniere il vino e l'olio italiano e, grazie ad un accordo siglato con la Presidenza del Consiglio, oggi siamo felici di confermare che il vino e l'olio siano diventati un regalo di Stato. Una vera conquista!

 
Quali sono i momenti che ricordo con piacere?
Tra le tante iniziative svolte ricordo con piacere i tantissimi corsi organizzati, ad esempio alle donne e agli uomini del carcere di Rebibbia che hanno affrontato il corso per sommelier con tanta costanza. Alcuni, appena usciti dal carcere, grazie al corso hanno subito trovato lavoro.
Per non parlare poi del corso da sommelier organizzato per i ragazzi tra i 16 e i 18 anni ricoverati all’ospedale Bambini Gesù di Roma.
La cerimonia dei diplomi è stata commovente, alla presenza del Presidente del Consiglio.

Ricordo con emozione anche il Forum dello scorso anno, dedicato alla sperimentazione evoluta del vino nello spazio, che ha visto l’invio di barbatelle nello spazio con bottiglie provenienti dal Nord (Nebbiolo), dal Centro (Sangiovese) e dal Sud (Aglianico) e un interessante convegno alla presenza degli scienziati dell’Agenzia Italiana dello Spazio.
La Fondazione conserva in cassaforte le bottiglie doppie di quelle che sono partite per lo spazio, che tra qualche anno saranno aperte per essere confrontate.

 
30 Anni Insieme / Il Carreri della Sera
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