Quando un grande ci lascia
Il Conte Lucio Tasca d’Almerita, ieri 25 luglio è andato via.
Pubblicato il 26/07/2022

Un imprenditore d’altri tempi, elegante e raffinato, capace di costruire un impero nel settore vitivinicolo, senza mai apparire commerciale o asservito alle logiche del mercato. Nelle cinque tenute di Sicilia, Regaleali nell'antica Contea di Sclafani, Capofaro Malvasia e Resort a Salina, Tascante a Passopisciaro sull'Etna, Mozia nella laguna naturale al largo di Marsala e Sallier de La Tour a Camporeale, il filo conduttore è sempre stato quello di non venire mai meno al blasone dei Tasca: qualità, innovazione e sguardo al futuro.
Negli ultimi anni il marchio di famiglia è stato associato ai temi della biodiversità e dell’attenzione all’ambiente, di pari passo con un'attenzione estetica alla presentazione dei prodotti delle vigne e degli uliveti che ha pochi epigoni in questo mondo.
Qualche anno fa, durante un nostro campo estivo di formazione, ospiti della magnifica tenuta di Regaleali, il Conte ci raggiunse a cena e conversò amabilmente di vino, ovviamente, di storia, di cultura, di musica, di filosofia. Fra quelle mura e quei giardini sospesi nel tempo, a narrare di una Sicilia quasi nascosta ma di una bellezza struggente, il Conte Lucio riuscì a trasmetterci il senso profondo della storia e della tradizione applicata alla vitivinicoltura.
Ci mancherà, mancherà al Vino, mancherà alla Sicilia, mancherà al mondo.
Paolo Di Caro
Presidente di Fondazione Italiana Sommelier in Sicilia
