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15° Forum sulla Cultura del Vino
L’Intervento di Apertura del Presidente Franco M. Ricci al 15° Forum Internazionale: Il Vino nello Spazio.
Pubblicato il 05/07/2022
Franco M. RicciL'Italia è il più grande Paese al Mondo di Vino.
La diversità ne rappresenta la più grande ricchezza. Pensate, oltre 735 sono i vitigni italiani e solo 57 quelli nel resto del Mondo.
Conoscere il vino ha un fascino tutto particolare: sia per chi si appresta a frequentare un vero e proprio itinerario scolastico, sia per coloro che operano nel settore del vino.

Nel corso degli ultimi 25 anni è senza dubbio cresciuto moltissimo l'interesse e la voglia di approfondire al meglio la Cultura del Vino. Ovviamente una migliore qualità del prodotto ha incuriosito i consumatori che sono oggi più attenti e più preparati.
In quegli anni c'erano Luigi Veronelli, Mario Soldati, Gianni Brera che collaboravano con il Corriere, la Stampa ed altre testate per un loro pezzo del lunedì, Calcio o altro sport, ma ciascuno dei tre, aveva lo stesso obiettivo settimanale, la visita ad un vignaiolo, che gli consentiva di impreziosire il pezzo scrivendo di vino.
Tutto qui, il giornalismo del vino.

Oggi esistono sempre nuovi stimoli per accrescere questa conoscenza è più facile colloquiare con i Produttori, con un nuovo giornalismo che racconta il vino, lo critica, e forse anche per questo i Produttori dal canto loro fanno a gara per migliorare qualitativamente i loro prodotti e presentare novità spesso di eccellente livello. Ma sarebbe puerile se accettassimo il concetto edonistico del buono e del meno buono come presentazione di questa grande eccellenza italiana. Sono qui a dare sicuramente ottime notizie sui cambiamenti, da quegli anni ai nostri giorni.

Il lavoro di insegnamento operato con professionalità e deontologia ha modificato sostanzialmente, nella gente comune, nei professionisti, nei giovani il senso del vino come esperienza formativa atta al rispetto della bottiglia, al rispetto della bottiglia, lavoro nobile di donne e uomini del nostro Paese e del resto del mondo. Dato 2019: 30% in più le iscrizioni all'Università  Agraria e 27% in più nella Facoltà di Enologia.

Il Vino è prima di ogni cosa Arte e Cultura del nostro Paese. Per questa ragione è indispensabile che venga trattato alla pari delle altre Culture. Soprattutto i media, che non debbono essere restii a documentare i prodotti della terra, i vini dei territori, le loro diversità. Documentare significa non temere di parlare del Vino nella televisione di Stato, ma anzi istituire programmi che possano emancipare gli italiani al fine di percepire le emozioni che solo il vino sa dare.

La Scuola, l'ora dell'Agroalimentare e del Vino deve educare a questa grande civiltà, soltanto così i giovani apprendendo il vino possono essere attratti alle sue emozioni di autentica cultura e sicuramente, sicuramente quel famoso "uso moderato" non ha motivo di esistere perché chi conosce il vino sa quando smettere.
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In questi ultimi tempi è cambiato moltissimo il rapporto del consumatore nei confronti del Vino Italiano, soltanto al pensiero che oltre 200.000 persone in un anno frequentano i nostri Corsi con la convinzione provata che gli studi riescono a cambiare la vita in meglio, qualunque sia la professione dei partecipanti, può dare la misura del positivo cambiamento. Questo contribuisce sempre più ad allargare il mercato interno e a sommarsi ad una straordinaria esportazione che oggi rende l'Italia Primo Paese al Mondo.

Sono anche il Presidente dei Sommelier del Mondo e in questi giorni ho ascoltato molti Presidenti di varie Nazioni e tutti concordemente mi hanno affermato l'enorme desiderio di Vino Italiano che avvertono nei loro Paesi. I Produttori potranno non temere ulteriori cali nelle vendite. Anzi, vedo un futuro molto promettente. Il nostro Made in Italy, che abbiamo raccontato fin qui, non deve temere nulla.
La nostra è, sarà e deve essere un'opportunità per la vita. Una fantastica occasione di Lavoro.

Gli ambiti lavorativi, risultato miracoloso del lavoro svolto con i nostri Corsi sono molti. Le Aziende Vinicole oggi assumono il loro Sommelier. Le Agenzie di Vendita e di Esportazione hanno tutti collaboratori Sommelier. Esiste un giornalismo del Vino molto rappresentativo, ne contiamo almeno 40.000. Ci sono moltissimi insegnanti del Vino e oltre 10.000 Sommelier Professionisti che prestano il loro servizio nella Ristorazione, nei Catering, nei Ricevimenti.
C'è un'imprenditoria giovanile che in venti anni ha dato vita a 18.000 Enoteche Specializzate, dal Piemonte alla Sicilia. I giovani le frequentano con l'attenzione di una cultura e un'autentica consapevolezza, per trascorrervi le ore della sera al posto di una Discoteca.

Parlano del loro amore con un proprio senso della vita. Ho voluto sottolineare più volte che il Vino, i Prodotti del Cibo dei Territori, l'Olio, sono la Grande Opportunità del nostro Paese. Sono Cultura, alla pari dell'Architettura, della Poesia, della Letteratura. Fascino, presa di coscienza di una Cultura amplissima, di una tradizione millenaria, che per i Cattolici rappresenta il Sacrificio del Cristo e il miracolo di Cana. Che per tutti è un’occasione da non perdere, da raccontare, da divulgare, da usare per la vita.

Sono una ricchezza incredibile per la enorme diversità che identifica ciascuno dei Prodotti della Terra: i Vitigni per il Vino sono l'enormità che ho già detto, rispetto a tutto il resto del Mondo, assieme alle Cultivar per l'Olio e alle Tradizioni per il cibo, così considerevoli che nessun Paese al mondo ha nel suo territorio.

Per questo ho voluto parlare soltanto di Cultura del Vino perché soltanto la Cultura può fare il miracolo di ampliare notevolmente il mercato interno, la conoscenza del dono di Dio può rendere migliori, e i giovani, nel recepire il messaggio delle grandi emozioni che il Vino sa dare, sapranno certamente quando smettere, capirne l'uso con amore, coscienza ed entusiasmo.
FotografiaMa da oggi, Signor Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Signori Scienziati dello Spazio, il registro cambia. Oggi ci siete voi ad essere protagonisti dell'altro mondo. Quello che noi non conosciamo e che voi da anni, molti anni state sperimentando per un futuro dell'Uomo, per la conservazione della specie.
Con il nostro tramite oggi vi impegniate con solennità e intelletto alla sopravvivenza della vite, l'unica pianta che ha il nome della vita al plurale, come diceva Elisabetta.
Riprogettate questa ricchezza per il futuro, quasi come 5000 anni prima di Cristo qualcuno lo fece con la ruota.
Riprogettate un investimento per l'Italia che resti il Paese che abbiamo sognato e anche di più, che partecipi insieme al mondo intero con la sua esperienza, la sua intelligenza che voi rappresentate e insieme alla grande bellezza della nostra gente.
Riprogettate soprattutto per il futuro una idea migliore di una vita migliore che, con l'aiuto di Dio, possa preservare anche quel Vino diventato Sacrificio, Bevanda, Alimento, Terra, Storia e Diversità.
Buon lavoro, buona fortuna! e che il Signore vi protegga.
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