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Lettera del Presidente a Vinoforum
Pubblicato il 03/09/2021
Fondazione Italiana Sommelier - Bibenda
                                Roma, 1 Settembre 2021


                                Spett.le Vinoforum
                                Emiliano De Venuti
                                Roma



Caro Emiliano,

il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Probiviri della Fondazione Italiana Sommelier in seduta congiunta, da me convocati, mi hanno rappresentato l'impossibilità di partecipare al tuo evento Vinoforum nella odierna Edizione.

Mi riferisco a quanto mi hai comunicato circa l'impossibilità di trattare, nello spazio destinato alla Fondazione, la Cultura dell'Olio con relativi assaggi.

Tutto questo perché un accordo tra Vinoforum e Coldiretti non permette di farlo!

Ora, essendo il Presidente del più grande Centro del mondo di Cultura del Vino e dell'Olio, che rilascia al termine di un Corso Diplomi con riconoscimento in 36 Paesi del mondo, una indignazione nasce spontanea.

Un'associazione di Produttori, che nulla ha a che vedere con l'insegnamento scolastico del'olio, ma semmai la si potesse considerare una possibilità, mi chiedo: 
Come ci rimarrebbero gli Iscritti, Produttori di Vino e di Olio, alla notizia che il Centro di Cultura diretto da Franco M. Ricci non può parlare dell'olio perché ne parlano loro, ossia i Produttori, attraverso una associazione che li rappresenta.

Non solo, ma i Produttori di Vino e di Olio sanno che dirigo la Guida BIBENDA dal 1999 e che loro, i Produttori di qualità, sono presenti nell'Edizione 2021 che conta 420.000 copie della Guida online e che, con le sue 27.000 pagine, racconta appunto la vita, i prodotti, i raccolti, le vigne, le Famiglie, le valutazioni, di Olio, Vino, Grappa e Ristoranti.

Ed è letta in tutto il mondo.

Riteniamo di essere di fronte ad una vera e propria persecuzione da parte di alcuni appartenenti alla Coldiretti. Questa nuova programmazione dei corsi olio è stata organizzata dal Signor Nicola Di Noia, nostro ex docente, appunto dell'Olio, espulso dalla Fondazione Italiana Sommelier, proprio perché lo abbiamo scoperto ad insegnare a persone al di fuori del nostro Centro. In concorrenza!

Nulla contro l'iniziativa, ma certamente per vari motivi - tra i quali anche quello di aver ricevuto un notevole know how in tanti anni di collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier - il Collegio dei Probiviri ritenne di operarne l'espulsione.

Ritengo che la Cultura non debba essere per alcun motivo zittita, nel bene dei Produttori, nel bene del mercato interno che aumenta con l'educazione che trasmettiamo ai giovani nei nostri Corsi.

Ritengo che la Cultura dell'Olio, del Vino, del Basilico, del Pomodoro sia la più importante del nostro Made in Italy e ne sono stato ancora più convinto dopo essere stato confortato in quest'affermazione anche dall'assenso da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione di un nostro Convegno in cui ci ha onorato della sua presenza e del suo intervento, donandoci ancora più entusiasmo e forza di andare avanti per una strada completamente educativa, in ogni ambito della nostra vita.

Per questi motivi, perché siamo stati fermati a raccontare l'Olio, la Fondazione porterà a conoscenza dei Produttori italiani questo fatto increscioso, dandone opportuna informazione anche all'Ordine dei Giornalisti.

Per questi motivi chiederemo i danni di immagine al signor Nicola Di Noia, a norma degli articoli 21, 22, 23 dello Statuto Sociale di Fondazione Italiana Sommelier, affinché l'evoluzione della pratica del Collegio dei Probiviri che lo ha espulso si porti a compimento.

Emiliano caro, conosco il tuo lavoro e quello della tua famiglia da molti anni e lo stimo.
Questa situazione, però mi costringe a non poter partecipare, perché il bene supremo del nostro Paese me lo impone.

Fra l'altro, come ben sai, avevo anche stanziato 15.000 euro, per essere presente a questa edizione di Vinoforum.
Ma al pensiero che ci potesse essere una degustazione di arance o limoni da parte dei produttori, magari iscritti a Coldiretti, oppure ai loro concorrenti di Confagricoltura, e quella dell'Olio invece no, è nettamente significativo che il dictat è contro di noi ed è quindi mio dovere salvaguardare il Centro che dirigo da irresponsabili e pressappochisti.

Sarò a tua disposizione, sempre in assenza di queste prepotenze intollerabili che ricordano tanto gli anni bui del nostro Paese.

Auguri di buon lavoro,

                               Franco M. Ricci
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