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Barsac
Cronaca di un magico mattino.
Pubblicato il 11/04/2018
BarsacIeri mattina ci si sono spalancate le porte dʼingresso della dolcezza e della morbidezza, unʼesperienza davvero emozionante. È accaduto a Barsac, a sud di Bordeaux, allo Château Climens, dove le viti affondano le radici in un terreno di argilla  scura infiltrata da calcare, tanto calcare, che affiora fino alla superficie, che si trasforma nei sassi sparsi dappertutto, un calcare che arriva da milioni di anni fa, a testimoniare che una  volta  lì cʼera il mare. Poi, accaddero tante cose: il ritiro del mare, le glaciazioni, la scomparsa dei dinosauri, la comparsa dellʼhomo sapiens. In tutto questo “lui”, il calcare, è rimasto lì, come uno scudo duro a protezione della dolcezza e della morbidezza. Così, la dolcezza e la morbidezza, pian  piano, sono riuscite a venire fuori, inesorabili nella  loro potenza, come se la durezza del calcare avesse fatto sforzare la vite(a) fino a farle  produrre questa meraviglia, unʼuva “strana”, con  tutta quella “peluria” intorno agli acini, unʼuva capace di sprigionare poi una  dolcezza morbida e fresca, con  lʼaiuto  del caldo sole diurno e delle umide nebbie notturne, e qui, allo Château Climens, anche con  lʼaiuto  della  mano dellʼuomo che “cura” il terreno con  le tisane, quintali di tisane a “intenerire” il calcare argilloso, e a permettere, con tutta la magia del resto, che il Sémillon delle viti potesse esplodere in tutta la sua meravigliosa e potente dolcezza.
Ed ecco il Barsac, fratello del Sauternes, oro colato, un oro liquido che ti tocca lʼanima e te lʼaddolcisce...
Immerso in tutto questo, e pensando a tutto questo, mentre sorseggiavo il Barsac di Climens, ho avvertito un brivido e mi sono emozionato fino a commuovermi. Chissà perché, forse perché nella  vita cʼè tanta durezza, forse perché ho lottato per  una  vita anche contro le mie durezze interne, non  lo so. Ma quando oggi, trovandomi sul posto, mi sono sentito attraversare da milioni di anni di storia, dalla lotta della  natura e dellʼuomo contro le durezze e le avversità con un esito finale così meravigliosamente dolce, mi sono profondamente emozionato.
 
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