Un compleanno ad arte
A Milano, dieci candeline per il multi-vintage di Maurizio Zanella.
Pubblicato il 31/10/2017
I compleanni andrebbero sempre festeggiati, ma ce ne sono alcuni che chiedono di essere celebrati ancor più di altri. È ciò che ha pensato Maurizio Zanella nei giorni scorsi, chiamando tutti a raccolta per festeggiare i primi dieci anni di vita del Franciacorta Cuvée Prestige, il prodotto più conosciuto e diffuso sul mercato nazionale e internazionale di Ca’ del Bosco.
Nel 2005, infatti, nasceva il nuovo vino dell’azienda: bottiglia trasparente, etichetta gialla e sacchetto arancione ma, più di ogni altra cosa, «frutto di 28 anni di esperienza in Franciacorta», rivendica con orgoglio Maurizio Zanella. «Dodici anni fa, abbiamo deciso di rimetterci in gioco e di pensare a un’altra maniera di realizzare il Franciacorta; facendo diventare un non-vintage un multi-vintage».
Sì, perché Ca’ del Bosco produceva già dagli anni ’90 un Brut Non-vintage, da quando si era deciso di rendere Vintage, cioè millesimati, i quattro vini aziendali - Dosage Zero, Satén, Brut e Rosè - e a loro era stato affiancato un Brut non millesimato. Il vino però non era considerato soddisfacente dai suoi stessi artefici, tanto più che, con l’acquisizione di nuovi vigneti in Franciacorta, si andava sempre più delineando la specificità dei differenti suoli e delle uve raccolte. Il 2005 fu l’anno della svolta, quando il vino non-vintage divenne un multi-vintage, come lo chiama Maurizio Zanella, trovando finalmente l’espressione voluta dall’azienda, con un carattere e una personalità chiaramente riconoscibili. Nasce così la Cuvée Prestige. Stefano Capelli, enologo di Ca’ del Bosco e ideatore del progetto, racconta per la prima volta il modo in cui si crea la cuvée. I vini base vengono raggruppati in tre categorie in base al profilo organolettico: agrumati e minerali, con netti sentori di frutta bianca o con riconoscimenti di frutta gialla ed esotica; queste tre sfumature vengono poi lasciate affinare in legno o acciaio, dando origine a vini riserva con diversi caratteri che saranno infine utilizzati in assemblaggio negli anni successivi, dosandoli sapientemente per mantenere l’inconfondibile timbro della Cuvée Prestige.
Nel 2005, infatti, nasceva il nuovo vino dell’azienda: bottiglia trasparente, etichetta gialla e sacchetto arancione ma, più di ogni altra cosa, «frutto di 28 anni di esperienza in Franciacorta», rivendica con orgoglio Maurizio Zanella. «Dodici anni fa, abbiamo deciso di rimetterci in gioco e di pensare a un’altra maniera di realizzare il Franciacorta; facendo diventare un non-vintage un multi-vintage».
Sì, perché Ca’ del Bosco produceva già dagli anni ’90 un Brut Non-vintage, da quando si era deciso di rendere Vintage, cioè millesimati, i quattro vini aziendali - Dosage Zero, Satén, Brut e Rosè - e a loro era stato affiancato un Brut non millesimato. Il vino però non era considerato soddisfacente dai suoi stessi artefici, tanto più che, con l’acquisizione di nuovi vigneti in Franciacorta, si andava sempre più delineando la specificità dei differenti suoli e delle uve raccolte. Il 2005 fu l’anno della svolta, quando il vino non-vintage divenne un multi-vintage, come lo chiama Maurizio Zanella, trovando finalmente l’espressione voluta dall’azienda, con un carattere e una personalità chiaramente riconoscibili. Nasce così la Cuvée Prestige. Stefano Capelli, enologo di Ca’ del Bosco e ideatore del progetto, racconta per la prima volta il modo in cui si crea la cuvée. I vini base vengono raggruppati in tre categorie in base al profilo organolettico: agrumati e minerali, con netti sentori di frutta bianca o con riconoscimenti di frutta gialla ed esotica; queste tre sfumature vengono poi lasciate affinare in legno o acciaio, dando origine a vini riserva con diversi caratteri che saranno infine utilizzati in assemblaggio negli anni successivi, dosandoli sapientemente per mantenere l’inconfondibile timbro della Cuvée Prestige.
Per permetterci di apprezzare la storia e l’evoluzione di questo vino e “fargli la festa” nel modo migliore tutte le annate prodotte sono state poste in degustazione verticale, partendo dall’interpretazione 2014 e risalendo fino alla 2005, anno di battesimo.
Le bottiglie in degustazione sono state sboccate à la volée sul momento e dunque servite senza dosaggio. Un modo per comprendere le caratteristiche del vino senza filtro alcuno.
Il viaggio rapido ma intenso negli ultimi 10 anni, ci ha permesso di ritrovare, sì, il tratto inconfondibile e la pulizia tipica di questo vino, ma anche di riconoscere l’impatto climatico dell’annata, sempre presente in modo prevalente poiché non scende mai sotto il 70%, e l’evoluzione segnata dal tempo in cantina.
Le bottiglie in degustazione sono state sboccate à la volée sul momento e dunque servite senza dosaggio. Un modo per comprendere le caratteristiche del vino senza filtro alcuno.
Il viaggio rapido ma intenso negli ultimi 10 anni, ci ha permesso di ritrovare, sì, il tratto inconfondibile e la pulizia tipica di questo vino, ma anche di riconoscere l’impatto climatico dell’annata, sempre presente in modo prevalente poiché non scende mai sotto il 70%, e l’evoluzione segnata dal tempo in cantina.
Su tutte, l’annata 2009, che presenta in modo netto le prime note evolutive al naso e in bocca una cremosità e un equilibrio che conquistano, la 2008, sfaccettata, esuberante all’olfatto e piena al gusto, un caleidoscopio di sensazioni, la 2007, vibrante, figlia di un’annata calda chiaramente percepibile al naso, che stupisce all’assaggio per una freschezza che riequilibra perfettamente la piacevole morbidezza.
Per concludere l’excursus temporale è stata presentata la 2015, la Cuvée Prestige Decennale; un’interpretazione unica, elaborata assemblando un terzo di vini base della vendemmia 2015 e un terzo ciascuno di vini riserva della annate 2014 e 2013.
Per concludere l’excursus temporale è stata presentata la 2015, la Cuvée Prestige Decennale; un’interpretazione unica, elaborata assemblando un terzo di vini base della vendemmia 2015 e un terzo ciascuno di vini riserva della annate 2014 e 2013.
Ma non finisce qui. Il noto legame di Ca’ del Bosco con il mondo dell’arte è protagonista anche in questo festeggiamento: agli artisti della ceramica Bertozzi & Casoni, infatti, è stata affidata la realizzazione di 10 opere d’arte, un pezzo unico per ogni anno di vita della Cuvée Prestige, aventi come tema la reinterpretazione della terra di Franciacorta. Le opere verranno messe all’asta da Sothesby’s e il ricavato devoluto in beneficienza a Dynamo Camp. Gli stessi artisti, inoltre, hanno disegnato un’etichetta celebrativa in edizione limitata per la Cuvée Prestige Decennale ispirata alle loro opere, che andrà a decorare solo alcune bottiglie, precisamente 1 su 6 in vendita tra ottobre e dicembre 2017, che saranno appannaggio di pochi fortunati. Un compleanno festeggiato “ad arte”, grazie anche alla splendida cornice dell’hotel Four Seasons di Milano e all’impeccabile servizio a cura di Fondazione Italiana Sommelier.
CA’ DEL BOSCO
Via Albano Zanella, 13
25030 Erbusco (BS)
Tel +39 030 7766111
www.cadelbosco.com
cadelbosco@cadelbosco.com
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