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Un anno dopo
Pubblicato il 26/02/2016
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Nel grande gruppo della Fondazione del Veneto, pochi giorni fa si è ricordato, con una serie interminabile di auguri,  quel sabato di un anno fa, che ha segnato l’inizio per tutti noi, di una grande avventura: la nascita della Fondazione Italiana Sommelier Veneto.

In questa intervista-doppia saranno le parole e i ricordi del Presidente Raul D’Alessandro e di Mariucia Pelosato Vicepresidente a descrivere le tappe fondamentali di questo primo anno, vissuto davvero intensamente.

È passato un anno dall'inizio di questa avventura,  come lo descrivereste questo viaggio?

Raul:  Velocissimo ed eccezionale! Ho avuto modo di incontrare persone che mai avrei pensato di poter conoscere e potermi confrontare con loro. La mia crescita, la mia conoscenza ha subìto un'importante accelerazione, ma soprattutto ho avuto ed ho il privilegio di lavorare e condividere questi momenti con una squadra davvero  straordinaria, grazie a Mariucia e a Franco Maria Ricci in primis.

Mariucia: Come essere  su una macchina che ha una grande potenzialità ma che ancora non sei riuscita a farla esprimere, emozionante, elettrizzante!

Qual è la cosa, l'evento che ricordate con particolare piacere di questo anno?

R. La tensione della nostra giornata inaugurale, il panorama della Basilica del Palladio a Vicenza, i vini da leggenda di Biondi Santi e la veduta della sala tasting degli Amaroni all’ultimo piano del Hotel Danieli a Venezia… Da togliere il fiato.

M. La tensione della giornata dell'inaugurazione, l'emozione di avere vicino personaggi come Angelo Gaja e Jacopo Biondi Santi,  serate come l’evento nel terrazzo della Basilica  Palladiana e la partenza dei nostri corsi in Veneto.

Quali consigli dareste, basandovi sulla vostra recente esperienza, ad una nuova regione che volesse intraprendere la stessa avventura?

R. Calcoli, lungimiranza e organizzazione, sorretti da entusiasmo, energia, voglia di divertirsi e un pizzico di follia in perfetto equilibrio, come in un gran vino di interminabile lunghezza.

M. Entusiasmo, programmazione ma sopratutto avere una squadra di colleghi  che credono e vivono con te questo progetto.

Qual è l'obiettivo che vi ponete per il 2016?

R. Divertirci, bere dei vini straordinari e far crescere la nostra presenza in tutta la regione. Il resto è noia!

M. Continuare a divertirci, organizzare serate  eventi e corsi  stiamo già chiudendo il 2° semestre 2016  e già approntiamo il 2017, abbiamo un presidente regionale veramente vulcanico che ringrazio davvero,  perché riesce sempre a motivarci, come pure il Presidente Nazionale Franco Maria Ricci che ha così tanta energia da far invidia ad un ventenne.

Immaginate un 2016 con una strada da percorrere ancora in salita con tanto lavoro ancora da fare, o pensate che ora sia diventato abbastanza semplice il percorso?

R. Siamo solo all’inizio di quello che è un disegno di amplissimo respiro, la salita è appena cominciata, ogni anno è come una piccola radura per verificare quanta strada abbiamo fatto. Nei prossimi 15-20 giorni verrà pianificata buona parte del secondo semestre 2016, poi a capofitto nel 2017,  i conti si faranno nel 2018, penso che allora saremo tutti felici del lavoro che abbiamo fatto.
Stiamo forzando su alcune tappe fondamentali, la formazione del gruppo dei docenti, le degustazioni, gli eventi, i corsi… Serve energia, passione e determinazione. Al momento è vietato guardare la vetta, camminiamo!

M. Scherzi? Siamo in salita, di lavoro ne abbiamo fatto e continuiamo a farne ma pensare che sarà facile ancora no, come ho sempre detto l'esame finale è solo il primo scalino, lo stesso è per noi, ora siamo ai primi gradini, basta non guardare indietro, non ricordare la fatica, anche se a volte si fa sentire, ma l'entusiasmo che abbiamo ci motiva a continuare a salire.

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