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Italia, Terra del Vino e del Bel Canto
Pubblicato il 26/02/2016
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Che il vino abbia una tradizione molto radicata nella nostra cultura è risaputo, come pure che le più belle opere liriche siano nate dal genio di grandi musicisti italiani; divertiamoci quindi a scoprire alcuni di questi intrecci che da sempre emozionano i nostri animi.

Libiamo, libiamo ne’ lieti calici che la bellezza infiora” ed ancora “Ah, libiamo; amor fra i calici, più caldi baci avrà”. Forse uno dei più famosi brindisi, conosciuto anche dai meno esperti intenditori del bel canto. In questo brano, tratto da La Traviata di Giuseppe Verdi, Alfredo propone un brindisi al quale si unisce subito Violetta, di cui è innamorato, e poi gli altri invitati. Cantano gioiosamente le lodi al vino e all’amore: un amore tenuto a battesimo con l’allegria di un bicchiere.

Ma la forza ispiratrice del vino ha lasciato il segno in numerose altri melodrammi: amori, duelli, tradimenti e vittorie si sono intrecciati, a suon di calici, nelle più importanti opere liriche.

Anche Cavalleria rusticana, di Pietro Mascagni, ha nel vino un interprete di rilievo. Il protagonista Turiddu, offre vino ai suoi paesani quale pretesto, per poter stare il più possibile con la sua amata Lola, già sposata ad Alfio: “Viva il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante, come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo! Viva il vino ch’é sincero, che ci allieta ogni pensiero, e che affoga l’umor nero nell’ebbrezza tenera.” Ma anche, il vino come guanto di sfida: un bicchiere gettato via con disprezzo da Alfio, quale messaggio per Turiddu.

Nell'Ernani di Giuseppe Verdi, troviamo Il protagonista nascosto nelle montagne con i suoi banditi; vogliono vendicare la morte del padre del nostro eroe e al tramonto sfogano i loro timori cantando “Evviva! Beviamo!Nel vino cerchiamo almeno un piacer! Che resta al bandito, da tutti sfuggito, se manca il bicchier?” Purtroppo non riusciranno nel loro intento di vendetta e neppure l’amore di Ernani per Elvira avrà lieto fine, come in tutte le tragedie che si rispettino.

Gaetano Donizetti, in Elisir d’amore, fa cantare di gioia il Sergente Belcore, per il proprio imminente matrimonio con Adina: “Cantiam facciam brindisicon le parole “Per me l’amore e il vino due numi ognor saranno. Compensan d’ogni affanno la donna ed il bicchier”. Purtroppo per lui Adina andrà in sposa al contadino Nemorino.

Ne La gazza ladra di Gioacchino Rossini, Giannetto di ritorno dalla guerra inneggia al vino insieme con il coro, per festeggiare: “Viva Bacco e la cantina, medicina d’ogni età!” ed ancora ”Beviamo e trabocchi di gioia ogni cor”. Giannetto e Ninetta, superate le vicissitudini di lei, accusata di furto, riusciranno poi a coronare il loro sogno d’amore. Almeno qui, l'amore trionfa.

Dispensatore di coraggio, complice di amanti speranzosi, o coronamento di amori finalmente conquistati; emozioni che attraverso il vino e con la complicità della musica colmano gli animi di poesia. 

 

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