Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Val d’Orcia: l’oro verde secondo Franci
Pubblicato il 23/10/2015
Fotografia

Sfumature violacee progressivamente impreziosiscono il verde delle olive. Le chiome argentee degli uliveti virano, anch’esse, verso tonalità più decise. E, intorno, schiere di uomini che, con mani aduse e segnate dal lavoro, compiono fedelmente taluni gesti, in segno di scaramanzia o di devozione verso consuetudini trascorse e sacralità di un rito. Reti a strascico colorano la terra, sabbiosa e a tratti calcarea, di angoli remoti della Toscana, laddove l’Amiata domina imponente la Val d’Orcia, oasi di silenzio che conserva il fascino di borghi e monumenti isolati; custode delle meraviglie paesaggistiche di questo lembo di Italia e delle tradizioni culturali.

Qui, infatti, l’olivo ha sempre rappresentato il protagonista di scoscesi declivi e delle tavole; qui, gli oliveti sono accarezzati dalla fresca brezza mattutina che, di sera, ritorna ad avvolgere e a scaldare le chiome. Istantanee di un momento - quello della raccolta - che conquistano ed emozionano: non è un mero ripetersi di azioni, ma quintessenza della storia di un popolo e di un territorio. In lontananza, l’eco dei frantoi attivi e il vociare di uomini tra i campi, risvegliano il visitatore assorto a contemplare gli alberi di cultivar emblematiche di questo terroir: Olivastra Seggianese e Frantoio. Piccola e tondeggiante, l’Olivastra Seggianese svela il forte legame con la terra di origine, attraverso caratteristici e netti sentori di oliva, vegetali (di cardo e carciofo) che, talvolta, lasciano il passo a una delicata trama aromatica di rosa canina; in bocca, l’indole - educata ma guardinga - della Toscana emerge appieno nel connubio perfetto tra la “morbidezza” di sensazioni floreali e l’intensità del patrimonio di polifenoli. Più austero, il Frantoio regala, invece, ricche sensazioni erbacee e un’eleganza avvolgente.

Tra gli interpreti di queste tipiche cultivar, la famiglia Franci si distingue per aver intrapreso, da oltre mezzo secolo, un percorso di valorizzazione dell’antica “arte” di frantoiano e olivicoltore. Erano gli anni Cinquanta, quando i fratelli Fernando e Franco acquistarono lo storico uliveto di Villa Magra, con annesso fienile, ristrutturato e convertito in frantoio. Erano gli anni in cui la cultura dell’oro verde si esprimeva prevalentemente in un pullulare di frantoi, ove ogni famiglia portava a molire le proprie olive, per recuperarne il “succo” da consumare nel corso dell’anno. Il 1995 segna, per i Franci, una pietra miliare: il figlio Giorgio, con il suo ingresso in azienda, affianca alla comprovata esperienza paterna, l’impeto giovanile, una “sana” e “fresca” intraprendenza che gli permisero di realizzare il sogno di imbottigliare, per la prima volta, il proprio extravergine. Da allora, il Villa Magra, bandiera della famiglia Franci, continuerà il percorso di ascesa e miglioramento costante che sfocerà, nel 2000, nella selezione Villa Magra Gran Cru. Figlio della microzona Chiusello dell’oliveto secolare Villa Magra, racchiude i tratti distintivi del terreno e ne conserva i segreti più nascosti: profondo, nelle decise note erbacee (di carciofo, rucola e cardo), ammaliante, con delicati abbrivi di mandorla amara, affascinante con “scuri” aromi di caffè tostato e speziatura fine che sembrano richiamare la verticalità del suolo. Il frantoio a due fasi d’avanguardia, con sistema di frangitura variabile in base alla stagione e alle cultivar e arricchito da peculiari sistemi di estrazione, costituisce il fulcro di una produzione di indiscusso profilo qualitativo. Il cuore, invece, alimenta quotidianamente la storia di una famiglia dedita al rispetto della normale ciclicità della natura, autentica appassionata dell’oro verde e cultrice della qualità senza compromessi. Un intenso lavoro - di naturale evoluzione della tradizione - ripagato dai molti riconoscimenti ottenuti e dagli apprezzamenti di chi, gustando Olivastra Seggianese e Frantoio, ritorna, per un istante, ai panorami della Val d’Orcia. E così, il sole, eclissandosi dietro il vulcano spento più alto d’Italia, saluta la Valle e prepara al domani… 

Frantoio Franci 
Via A. Grandi, 5
58033 Montenero d’Orcia (GR)
Tel. 0564 954000
www.frantoiofranci.it  
info@frantoiofranci.it

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA