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Antico Pasquale di Masari, il lato dolce della Durella
Pubblicato il 27/03/2015
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La Valle d’Agno, che si trova nella Lessinia Orientale, in provincia di Vicenza, è ancora poco conosciuta dal punto di vista enologico eppure è una zona dalle notevoli potenzialità vitivinicole con un microclima ideale, protetto dai freddi venti del Nord dalle Piccole Dolomiti, e con terreni in parte di origine vulcanica, ricchi di tufi basaltici, capaci di imprimere una forte impronta minerale ai vini, in parte con una prevalente componente calcarea, che dona ricchezza aromatica e complessità. L’azienda Masari, di stanza nel comune di Valdagno, in Contrada Bevilacqua si è integrata in questo territorio in modo “soft”, portando avanti una condotta agronomica consapevole e rispettosa dell’ambiente che ha voluto codificare in 4 regole.

La prima riguarda l’ambiente: per preservare l’habitat naturale solo l’80% della superficie di proprietà dell’azienda è destinata alla coltivazione, conservando a prato o bosco il 20% degli ettari complessivi. La seconda è la regola del terreno. Per mantenere le caratteristiche del suolo, Masari non fa uso di erbicidi, insetticidi e concimi sintetici che danneggiano la microflora e le falde acquifere ed eliminano gli insetti utili insieme a quelli dannosi. C’è quindi la regola della coltivazione. Tutte le lavorazioni, meccaniche e non, hanno lo scopo di controllare la crescita del manto erboso e di accentuare l’approfondimento delle radici per aumentare la resistenza delle piante agli stress idrici ed evitare il ricorso all’irrigazione. L’ultima regola è quella dell’uomo le cui conoscenze ed esperienze tessono un profondo legame tra l’ambiente e il terreno; a lui fa capo la responsabilità di rispettare nel corso delle sue attività questi principi di agricoltura consapevole.

Sempre fedele a questo codice, Masari ha improntato quasi tutta la sua produzione sul vitigno Durella, che è la varietà autoctona regina della Lessinia, declinata in diverse versioni tra cui un Metodo Classico mantenuto sui lieviti per oltre 36 mesi, il Leon. Ma con l’appropinquarsi della Pasqua, sembra più opportuno concentrarsi su uno dei due vini dolci prodotti dalla cantina, l’Antico Pasquale, realizzato con grappoli di Durella lasciati appassire fino al periodo pasquale in locali areati naturalmente. Dopo la pressatura inizia la lunga fermentazione (5 mesi) a contatto con le bucce, seguita da una maturazione di 5 anni in piccole botti di rovere.

Spettacolare l’annata 2005, forte di un ulteriore affinamento di 5 anni in bottiglia. All’occhio è oro rosso fuso. Una travolgente sventagliata di riconoscimenti inebria il naso, snocciolando miele di castagno, foglie di thè essiccate, caramella d’orzo, torroncino, uvetta sultanina, datteri farciti di mandorle, creme brulée e tabacco vanigliato. Il sorso, di imponente intensità aromatica, incede sul tracciante dell’olfatto e dimostra vispa acidità frammista a calibrata dolcezza. Apoteosi finale con scorze di arance candite e spezie dolci. Con una fetta del tipico ciambellone di queste zone, il bussolà vicentino, o, meglio ancora, da solo.

Masari
Contrada Bevilacqua, 2/a
36078 Valdagno (VI)
Tel. 0445 410780
www.masari.it
info@masari.it

 

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