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Antico forno del Ghetto di Roma
Pubblicato il 06/02/2015
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Se arrivate nella zona dell’antico Ghetto di Roma e sentite un profumo di dolci, per i vicoli non meravigliatevi. L’aria sa quasi di tostatura di mandorle e zucchero filato, ma non è nauseante, al contrario, quell’odore si diffonde nell’aria come il polline in primavera e ne sarete rapiti e inebriati come fosse un canto delle sirene nell’Odissea di Omero. Il locale de l’Antica Pasticceria Boccione, molto piccolo, è gestito da sole donne: la nonna Zì Graziella, sempre vigile, e le più giovani Gioia e Cinzia con le cugine Sandra e Rossana e le relative mamme Vilma e Bianca. Come mago Merlino, le loro ricette sono segretissime e vengono tramandate esclusivamente di donna in donna. Per mangiare le loro prelibatezze, i turisti arrivano da ogni parte del mondo, e se trovate una fila non demordete, armatevi di santa pazienza, e fatela anche voi, ne vale la pena.

Le loro specialità sono la torta ricotta e visciole, il kranz, il tortolicchio, la pizza dolce e i biscotti alla cannella e alle mandorle. In genere si mangiano in occasioni delle festività ebraiche, alle nascite e nei matrimoni. Ognuna di queste torte ha una sua storia, ma se la raccontassi sarebbe una favola che potrebbe durare qualche secolo e ci metterei troppo tempo. Quindi fate prima a comprarli e se riuscite a farli arrivare a tavola, data la loro golosità, offrirli ai vostri commensali. So solo che chiunque passa lì vicino e compra i loro dolci, torna sempre a riprenderli; quindi, attenzione, creano forte dipendenza.

Bene andate a Portico d’Ottavia e troverete questa bomboniera in un angolo quasi nascosto tra Santa Maria del Pianto e Portico d’Ottavia stesso. Per gli ingredienti di questi dolci si usano cannella, frutta secca (mandorle e nocciole), frutta candita, visciole e cacao, quindi molti aromi che si trovano all'interno di della maggior parte dei vini che beviamo. Buon appetito. 

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