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I Cinquant’anni del Campofiorin di Masi
Pubblicato il 16/01/2015
Fotografia

Non è azzardato dire che Sandro Boscaini, Presidente e Amministratore Delegato della nota agricola Masi sia nato tra i filari e che si muova tra questi col fare di chi sa cogliere ogni screziatura della terra che li ospita. La sua famiglia produce vino in Valpolicella da metà Settecento, da quando acquisì la vigna Masi, da cui la proprietà prende nome, e oggi può vantare nobili collaborazioni viticole come quella con la Possessioni Serego Alighieri sempre in Veneto, di patrimonio dei diretti discendenti di Dante Alighieri e con la Tenuta Bossi Fedrigotti in Trentino.

Il deus ex machina della storica realtà veronese oltre ai suoni che accompagnano la vigna nel corso delle stagioni, ha udito innumerevoli volte lo scampanio festoso che accoglie ogni grande vendemmia, giunta all’importante numero Cinquanta per il composito rosso di casa Campofiorin. Il Supervenetian, nato nella vendemmia 1964, ricordata tra l’altro come un ottimo millesimo, è riconosciuto a livello internazionale come il capostipite di una nuova maniera di fare vino in Veneto; la tecnica è quella del Ripasso sulle vinacce dell’Amarone, e il blend di Corvina e Rondinella si arricchisce della presenza della Oseleta, uva autoctona riscoperta dall’azienda di Gargagnago. Ricorda Sandro Boscaini: “È stato mio padre Guido ad ideare il Campofiorin, rispondendo all’esigenza di creare un vino che rappresentasse le peculiarità del territorio veronese con le sue tecniche e le uve autoctone, radicato nella storia ma con una tecnologia nuova; questo il motivo del successo di un vino che è diventato un classico di tradizione italiana”. Difficile non credere in una mano santa che assista una viticoltura così illuminata, basta leggere il noto sermone di San Zeno, che fu l’ottavo Vescovo della città di Verona, per comprendere come in zona la viticoltura sia stata da sempre espressione massima dei valori delle genti valpolicellesi. Ne riportiamo parte di un passo tratto dal Tractatus II, 11 salmo 79, un profondo parallelo tra la coltivazione della vite e i frutti della vita cristiana. “Il Signore ha piantato per sé un altro vigneto, quello del nostro popolo, per decisione della sua volontà, e in questo vigneto confluisce tutta l'abbondanza di frutti predetta dai profeti. A questo punto, carissimi agricoltori, perdonate a me vostro coltivatore se, parlando di viti, la mia poca esperienza non risponderà in tutto alla vostra competenza”. A dirla tutta il futuro Santo proseguirà il sermone dimostrando una competenza enologica fuori dal comune ed un’eloquenza straordinariamente persuasiva.

Campofiorin 2011
Rosso Igt - Corvina, Rondinella, Oseleta - Gr. 13% - € 11
Ammantato di rosso rubino brillante. Naso di perfetta integrità dove la ricchezza del territorio si esprime convenientemente. Il bouquet è un susseguirsi di toni di frutta rossa ben matura (ciliegie, amarene e mirtilli), un tripudio di spezie dolci, toni di torrefazione, tabacco biondo e flebili note minerali. Il sorso è ben equilibrato, dove i ricordi fruttati e di spezie lasciano campo libero ad appagante freschezza e tannini ben integrati. Lungo e soddisfacente il finale. 18 mesi in botte grande. Squisito su arista di maiale in crosta con erbe aromatiche. 

Masi Agricola
Via Monteleone, 26 
37015 Gargagnago di Valpolicella (VR)
Tel. 045 6832511 
www.masi.it 
masi@masi.it

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