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50 Anni di Friuli Venezia Giulia
Pubblicato il 05/12/2014
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Si sono chiuse Giovedì 4 Dicembre le celebrazioni per i 50 anni della costituzione del primo Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e si sono chiuse a Roma.

Il 26 Maggio scorso la festa di apertura sul territorio per una ricorrenza che ha visto in questi mesi la politica regionale impegnata a testimoniare il valore di questi anni, un recente passato del quale sono state focalizzate situazioni, valori e anche culture del vino e del cibo protagoniste queste di grande interesse per tutto il Paese e nel mondo.

Per questa ragione Mercoledì 3 Dicembre nell’ambito di una degustazione di prodotti tipici e di vini di grande qualità la Fondazione Italiana Sommelier ha nominato Sommelier D'Onore il Presidente del Consiglio Regionale Franco Iacop e la Presidente della Giunta Regionale Debora Serracchiani. La cerimonia è stata inoltre impreziosita dalla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti.

Un importante segnale che i Sommelier vogliono rivolgere ad un territorio che giudicano la terza Regione Italiana per quantità di qualità.

I Grandi Vini del Friuli Venezia Giulia, da sempre, sono stati descritti attraverso la rappresentazione di Aziende formidabili come Villa Russiz, Vie di Romans, Toros, Schiopetto, Jermann, Collavini, Venica, Felluga, Volpe Pasini e tante tante altre...

Ed anche BIBENDA 2015 premia 32 vini con i 5 Grappoli, testimoniando così l'attenzione per questa terra nel racconto ai nostri lettori.

Friuli Venezia Giulia è ristorazione attenta ed è anche la terra di una Famiglia che ha “inventato” la qualità grande della Grappa, portando in Italia e nel mondo il valore assoluto di un prodotto unicamente italiano.

Giannola Nonino è stata ed è la portavoce, anzi il grido, della sua esaltazione.

E un’altra cosa è certa: da oggi la nostra Fondazione Italiana Sommelier vanta due Sommelier d’Onore in Friuli Venezia Giulia, grazie al merito di guidare una bella Regione del Vino Italiano e all’impegno di condividere con Produttori e Sommelier un percorso di immagine che porti ad una più attenta identificazione del Friulano, figlio di quel pasticciaccio brutto del “mito” Tocai.

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