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Campoleone Lamborghini 2001, storia di un vino ferito
Pubblicato il 28/03/2014
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Il vino di cui trattiamo questa settimana si chiama Campoleone e la sua storia inizia in Umbria nel 2001, anno in cui ha visto la luce tra i filari di Sangiovese e Merlot dell’azienda vinicola Lamborghini. Si tratta esattamente della tenuta acquistata nel 1971 da Ferruccio Lamborghini, il fondatore dell’omonima casa automobilistica, il quale dopo essersi ritirato dal mondo delle auto sportive, ha deciso di tornare alle origini e quindi all’agricoltura. La sua avventura nel campo dei motori infatti era iniziata con la produzione di trattori e di macchine agricole e solo in un momento successivo, nel corso degli anni Sessanta, era stata avviata la progettazione e la realizzazione di quei gioielli di tecnica e design che rappresentano ancora oggi il sogno proibito di chiunque, nessuno escluso, sull’orbe terracqueo. Durante un viaggio in Umbria, Ferruccio, emiliano Doc, rimase così folgorato dalla bellezza di questa terra che decise di acquistare una tenuta presso Panicale, in provincia di Perugia, a sud del Lago Trasimeno. All’inizio furono impiantati Sangiovese e Ciliegiolo e in minor misura Merlot, Cabernet Sauvignon e alcune varietà a bacca bianca. A metà degli anni ’90 Patrizia Lamborghini, subentrata al padre nella gestione delle attività, per portare la produzione a un livello ancora superiore si rivolse a Riccardo Cotarella, il re del Merlot “italico”, che, tra i vari interventi, propose l’espianto dei filari di uva bianca per puntare soprattutto sul Sangiovese e sul Merlot. L’Igp Umbria Campoleone, blend in parti uguali di questi due vitigni, è figlio di questa svolta ed è stato realizzato per la prima volta con la vendemmia 1997. Sin dalle prime battute, e senza alcun rodaggio, questo vino è diventato il prodotto di punta della cantina, riuscendo a esprimere una maturità stilistica in cui è facile leggere gli influssi del territorio, soprattutto in annate molto fortunate come la 2001.

Proprio una partita di bottiglie di Campoleone 2001 si trovava il 6 aprile 2009 nell’enoteca La Fenice di Maurizio De Luca, situata nel centro storico de L’Aquila. Alle ore 3:32 del mattino il terremoto devasta la regione e gran parte degli edifici nel cuore della città aquilana crollano o restano danneggiati. Tra questi anche La Fenice. Dopo la messa in sicurezza delle strutture lesionate, Maurizio rientra nell’enoteca e cerca di salvare il salvabile; tra le bottiglie frantumate ce ne sono alcune danneggiate, “ferite” ma intatte nel contenuto. Decide quindi di apporvi un sigillo quanto mai evocativo, “Earthquake resistant”, e di venderle comunque. Una di queste bottiglie, che simboleggiano il coraggio e la volontà di un popolo di riprendere il corso normale della vita e di rimboccarsi le maniche senza indugiare nel vittimismo, è arrivata, di mano in mano, di amico in amica, a essere la protagonista di questo articolo. È scheggiata in basso e sull’etichetta, in alto a destra, campeggia lo stemma del toro, il simbolo della Lamborghini, segno zodiacale di Ferruccio. La stappiamo. Il vino ha un aspetto nereggiante, cupo, inchiostrato, che dopo la rotazione rimane “aggrappato” al bicchiere per diversi secondi; al naso divampano terra grassa e umida, concia, insistite note ematiche, spezie orientali, cubetti di liquirizia, china e corteccia di pino essiccata, e solo dopo una prolungata ossigenazione si affaccia una timida traccia fruttata sottoforma di mirtilli macerati e prugne cotte. Il palato non tradisce l’età del vino, lo troviamo infatti ampiamente energico, materico e nel pieno dell’equilibrio, con una freschezza ancora rampante e tannini sferici; quello che colpisce di più però è la dilagante mineralità, una vera e propria percezione salina che si allunga, inamovibile, in un finale chilometrico. Annotiamo infine le tecniche di produzione: le uve di Sangiovese e Merlot sono vinificate separatamente e i due vini maturano per conto proprio in barrique di Allier e Nevers per un anno per essere poi assemblati prima dell’imbottigliamento. Il Campoleone riposa quindi altri sei mesi ed è pronto per il mercato.

Lamborghini
Loc. Soderi, 1
06064 Panicale (PG)
Tel. 075 8350029
www.lamborghinionline.it
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