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Sommelier significa consapevolezza della qualità
Pubblicato il 22/03/2013
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Ancora si sente parlare qualcuno che ha paura dei Sommelier. Dicono che si tratta di una figura professionale di cui fare a meno...

Per fortuna sono pochi, per la verità, questi signori. Si contano con le dita di una mano. Tuttavia ci sono e lo dicono pure con una certa amplificazione.

A noi il dovere di correggere il tiro.

Innanzitutto costoro fingono di non sapere, oppure semplicemente ignorano per scarsità di cultura, che senza i Sommelier non venderebbero neppure un decimo del vino che oggi vendono.

Eppure il Sommelier non è un venditore. È però un comunicatore della qualità, e per questo è Sommelier l'avvocato ed è Sommelier anche il medico.

Il Sommelier si inserisce, con la sua cultura, in tutti gli strati sociali; una cultura che ti aiuta a cambiarti la vita e che talvolta te la cambia proprio.

Sommelier non ha e non è di un solo colore. È rosso, bianco, giallo… scrive e racconta a destra e a sinistra, a nord e a sud e, soprattutto, è donna ed è uomo.

Sommelier vuol dire consapevolezza della qualità, per questo fa paura a certe persone che non hanno alcun interesse a vendere la qualità.

Quando sentite parlare di vino, quando leggete o vedete la rappresentazione del vino è sempre opera di Sommelier, di persone di cultura che hanno deciso di fare il mestiere di spiegare la qualità al proprio compagno, alla propria compagna, alla famiglia, agli amici, alla gente.

Sommelier è pure quello che da 48 anni, a 10.000 persone ogni anno fa conoscere tutte le regioni italiane del vino con una vera lezione di 2 ore e mezzo. Pensate quanta paura fa a questi signori una cosa del genere.

Non solo, fa paura anche a un ministro dell’agricoltura o ad un responsabile regionale della promozione i quali elargiscono milioni di euro con effetti di molto inferiori al lavoro dei Sommelier e con un costo altissimo per la collettività.

Infine, i Sommelier sono quelli che amando e proponendo la qualità non vogliono essere annoiati da proposte di vino scialbo, inconsistente, noioso. Naturale!

Il vino italiano è il Vino. Punto e basta. Non può esserci un vino che fa bene e un vino che fa male: è una bugia. E soprattutto sarebbe l'ennesimo autogol che l'Italia segna all'Italia.

Ricredetevi, seguaci soltanto dei vostri interessi: senza i Sommelier non si va da nessuna parte. Perché Sommelier è per sempre.

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