“Da sempre la natura e la naturalità riescono ad emozionarmi; considero un grande regalo l’opportunità di vivere e lavorare a contatto con la Terra, che risarcisce ogni sforzo proporzionalmente all’amore con cui viene compiuto. Eppure (e lo testimonia il nome che porta la nostra azienda), nella vita e nel lavoro volgo spesso gli occhi al Cielo, cercando di migliorare quotidianamente i risultati, ovvero la qualità dei prodotti che offriamo”. Queste le parole di Nicoleta Sirbu che ne sintetizzano il credo produttivo, al timone de La Luna del Casale, azienda che opera nell’areale dei Colli Lanuvini, cuore dei Castelli Romani. L’agricola laziale sembra tendere al contempo sia alla ricerca del dettaglio - per dirla alla Flaubert: “le bon Dieu est dans le détail” - che ad una romantica confutazione dell’idea di universo eliocentrico, dove piuttosto è alla Luna che si fa riferimento. Ed ecco l’attenzione alla Luna corpo celeste che scandisce attraverso le sue fasi il ritmo della fertilità agricola, assieme ad un occhio volto al bio, e a basse rese produttive in una zona dove la viticoltura troppo spesso è stata fonte di guadagni facili a discapito della qualità. La qualità qui è una conditio sine qua non, la riscontriamo oltre che nei vini anche nell’Olio Extravergine di Oliva, ottenuto da un assemblaggio di cultivar Canino, Leccino e Frantoio, oltre che negli ottimi oli aromatizzati, e squisite conserve vegetali.
Tra i vini spicca l’Alessandro, blend da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Montepulciano, che ben onorerà un perfetto banchetto dove un cosciotto di agnello lardellato sarà protagonista. Rosso che unisce vividi ricordi di frutta rossa e refoli di canfora ad un dolce abbraccio di rovere; preludio di una bocca che acquista tonicità grazie a trama fenolica ben distesa e squillante sapidità, fino a chiusura degna di nota. Ottimo anche il Lunario, bianco intenso che rende onore alla Doc Colli Lanuvini con una versione Superiore dal bagaglio olfattivo di pescanoce, erbe aromatiche e giglio, con venature minerali che ritroviamo inequivocabilmente al gusto: caldo, ben proporzionato e riccamente sapido. Un vino ben curato che può tranquillamente tener testa ad un gustosissimo timballo alle sarde. Il resto della proposta supera le aspettative, con prodotti franchi e ad alta vocazione territoriale, sinonimo di un forte impegno sia in vigna che in cantina.
Per toccare con mano il bel lavoro fatto è possibile visitare l’azienda, o approfittare dell’ospitalità impeccabile per trascorrere momenti di relax immersi nel verde della campagna romana, ad un passo dalla Città Eterna.
