La Festa delle 5 Gocce della Guida Bibenda 2023 in Sardegna
Premiazione degli Oli Evo della Sardegna che hanno conquistato le 5 Gocce
Pubblicato il 25/03/2023
Sabato 25 marzo nella la sede di Cagliari della Fondazione Italiana Sommelier Sardegna, si è concluso il percorso formativo dei nuovi Sommelier dell’Olio che hanno ricevuto i prestigiosi diplomi durante la serata dedicata alle premiazioni delle "Cinque gocce" Bibenda 2023.
Davanti ad una sala numerosa, il Presidente del Comitato Regionale Giulio Pani, ha introdotto i relatori che hanno parlato di olio e di stile di vita legato al benessere che questo alimento genera, se inserito nella dieta quotidiana.
Gli interventi degli esperti hanno sottolineato come, quello che veniva considerato un semplice condimento, sia diventato nel tempo, un vero e proprio elemento nutrizionale, indispensabile per allontanare tante malattie degenerative.
Il Professor Pierpaolo Piras, specialista in Otorinolaringoiatria ha esposto dal punto di vista scientifico le proprietà nutraceutiche contenute nei componenti dell’olio extravergine di oliva, che nel 2018 è stato promosso “farmaco” nella prevenzione dell’infarto e delle altre vasculopatie dalla Food and Drug Administration.
Ma non solo, l’acido oleico presente nelle cultivar italiane, ricopre un importante ruolo antinfiammatorio soprattutto a livello intestinale.
L’olio Evo, riconosciuto come l’alimento con il miglior equilibrio di acidi grassi, è in grado di attivare nel nostro organismo geni antitumorali e di prevenzione del diabete, oltre a contrastare i radicali liberi, quindi l’invecchiamento delle cellule.
Antonella Orrù, Presidente del Consorzio di Tutela Olio Evo Sardegna, riprendendo il discorso del Professor Piras, ha messo in evidenza che per ottenere un olio dagli effetti nutraceutici, si devono oggi rispettare dei rigidi protocolli di brucatura, trasporto e molitura.
La Dop nata nel 2009, è risultata indispensabile per garantire la qualità del prodotto, grazie alla certificazione che segue sia la provenienza che la raccolta che la trasformazione dell’oliva in base a regole severe, dove anche la pulizia dei frantoi di ultima generazione a ciclo continuo due fasi, risulta essenziale.
Dal 2001 è stato creato un decalogo che ha portato a definire gli effetti curativi dei polifenoli, presenti solo negli oli di pregio, con contenuto di acido oleico superiore al 70% e a fissare l’assunzione giornaliera di 20 gr. di olio EVO.
Antonella Orrù, ha ribadito che, davanti a più di 600 cultivar riconosciute, risulta oltremodo indispensabile certificare la provenienza della materia prima utilizzata.
In Sardegna le cultivar più importanti sono quella di Cagliari, la Bosana, la nera di Villacidro e quella di Oliena, e la Semidana, legate ad un territorio specifico.
Parte da qui, l’idea di prodotto emozionale che sta portando alla nascita dell’olio-turismo come già avvenuto in precedenza con le cantine produttrici di vini tipici. Oggi parlare in generale di olio EVO risulta riduttivo, mentre è sempre più diffuso attribuire un nome specifico ai prodotti ottenuti da materie prime definite, provenienti da luoghi caratteristici.
All’assaggio, l’olio EVO certificato emana dei sapori e dei profumi inconfondibili, dal carciofo al cardo alle piante aromatiche, che grazie alla presenza delle molecole bioattive di polifenoli che generano l’amaro e il piccante, che restano persistenti in gola e sono universalmente riconosciuti come indice di alta qualità.
La Giornalista e Antropologa Culturale Alessandra Guigoni spiega che in Sardegna, durante degli scavi archeologici, si sono trovate tracce di utilizzo di drupe di ulivo già nell’età del Bronzo, mentre è dimostrato che nel 1700 era in uso produrre dell’olio usando olive fresche, distinguendo le prime spremiture per ottenere un prodotto “chiaro, senza odore né sapore cattivo”.
In antichità, Ippocrate, il grande guaritore, lo definiva “Oro Liquido”, e già da allora veniva impiegato anche per la cura di ferite superficiali, e per la salute generale della pelle grazie alle sue caratteristiche protettive ed emollienti.
Gli Oli Evo che hanno conquistato le 5 Gocce di BIBENDA 2023 del raccolto 2022 sono stati i seguenti:
ACCADEMIA OLEARIA
Olio EVO Gran Riserva Giuseppe Fois 2022
Olio EVO Il Bosana Monocultivar 2022
IL GIGLIO - AGRICOLA ORRU'
Olio EVO Monocultivar Semidana TresLizos 2022
OLIO SENSO
Olio EVO Monocultivar Bosana Incanto 2022
ROVELLI
Olio EVO Ollu Monocultivar Semidana 2022
Al termine del piacevole incontro, è stato possibile degustare gli oli premiati, i prodotti del Liquorificio San Martino, e del Caseificio Pinna di Thiesi, accompagnati dai vini delle Cantine di Dolianova, della Cantina Su'Entu, della Cantina Santadi e della Cantina Tanca Raina.
Sara Sanna
Davanti ad una sala numerosa, il Presidente del Comitato Regionale Giulio Pani, ha introdotto i relatori che hanno parlato di olio e di stile di vita legato al benessere che questo alimento genera, se inserito nella dieta quotidiana.
Gli interventi degli esperti hanno sottolineato come, quello che veniva considerato un semplice condimento, sia diventato nel tempo, un vero e proprio elemento nutrizionale, indispensabile per allontanare tante malattie degenerative.
Il Professor Pierpaolo Piras, specialista in Otorinolaringoiatria ha esposto dal punto di vista scientifico le proprietà nutraceutiche contenute nei componenti dell’olio extravergine di oliva, che nel 2018 è stato promosso “farmaco” nella prevenzione dell’infarto e delle altre vasculopatie dalla Food and Drug Administration.
Ma non solo, l’acido oleico presente nelle cultivar italiane, ricopre un importante ruolo antinfiammatorio soprattutto a livello intestinale.
L’olio Evo, riconosciuto come l’alimento con il miglior equilibrio di acidi grassi, è in grado di attivare nel nostro organismo geni antitumorali e di prevenzione del diabete, oltre a contrastare i radicali liberi, quindi l’invecchiamento delle cellule.
Antonella Orrù, Presidente del Consorzio di Tutela Olio Evo Sardegna, riprendendo il discorso del Professor Piras, ha messo in evidenza che per ottenere un olio dagli effetti nutraceutici, si devono oggi rispettare dei rigidi protocolli di brucatura, trasporto e molitura.
La Dop nata nel 2009, è risultata indispensabile per garantire la qualità del prodotto, grazie alla certificazione che segue sia la provenienza che la raccolta che la trasformazione dell’oliva in base a regole severe, dove anche la pulizia dei frantoi di ultima generazione a ciclo continuo due fasi, risulta essenziale.
Dal 2001 è stato creato un decalogo che ha portato a definire gli effetti curativi dei polifenoli, presenti solo negli oli di pregio, con contenuto di acido oleico superiore al 70% e a fissare l’assunzione giornaliera di 20 gr. di olio EVO.
Antonella Orrù, ha ribadito che, davanti a più di 600 cultivar riconosciute, risulta oltremodo indispensabile certificare la provenienza della materia prima utilizzata.
In Sardegna le cultivar più importanti sono quella di Cagliari, la Bosana, la nera di Villacidro e quella di Oliena, e la Semidana, legate ad un territorio specifico.
Parte da qui, l’idea di prodotto emozionale che sta portando alla nascita dell’olio-turismo come già avvenuto in precedenza con le cantine produttrici di vini tipici. Oggi parlare in generale di olio EVO risulta riduttivo, mentre è sempre più diffuso attribuire un nome specifico ai prodotti ottenuti da materie prime definite, provenienti da luoghi caratteristici.
All’assaggio, l’olio EVO certificato emana dei sapori e dei profumi inconfondibili, dal carciofo al cardo alle piante aromatiche, che grazie alla presenza delle molecole bioattive di polifenoli che generano l’amaro e il piccante, che restano persistenti in gola e sono universalmente riconosciuti come indice di alta qualità.
La Giornalista e Antropologa Culturale Alessandra Guigoni spiega che in Sardegna, durante degli scavi archeologici, si sono trovate tracce di utilizzo di drupe di ulivo già nell’età del Bronzo, mentre è dimostrato che nel 1700 era in uso produrre dell’olio usando olive fresche, distinguendo le prime spremiture per ottenere un prodotto “chiaro, senza odore né sapore cattivo”.
In antichità, Ippocrate, il grande guaritore, lo definiva “Oro Liquido”, e già da allora veniva impiegato anche per la cura di ferite superficiali, e per la salute generale della pelle grazie alle sue caratteristiche protettive ed emollienti.
Gli Oli Evo che hanno conquistato le 5 Gocce di BIBENDA 2023 del raccolto 2022 sono stati i seguenti:
ACCADEMIA OLEARIA
Olio EVO Gran Riserva Giuseppe Fois 2022
Olio EVO Il Bosana Monocultivar 2022
IL GIGLIO - AGRICOLA ORRU'
Olio EVO Monocultivar Semidana TresLizos 2022
OLIO SENSO
Olio EVO Monocultivar Bosana Incanto 2022
ROVELLI
Olio EVO Ollu Monocultivar Semidana 2022
Al termine del piacevole incontro, è stato possibile degustare gli oli premiati, i prodotti del Liquorificio San Martino, e del Caseificio Pinna di Thiesi, accompagnati dai vini delle Cantine di Dolianova, della Cantina Su'Entu, della Cantina Santadi e della Cantina Tanca Raina.
Sara Sanna
