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Il vino della speranza
Pubblicato il 01/02/2013
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Ci sono luoghi nei quali 2.000 anni fa il vino era fonte di gioia e strumento allegorico simbolo di atti sacrali. Luoghi dai quali la Grande Avventura del vino è partita per compiere un percorso che ha saputo tracciare in tutto il globo splendidi itinerari del gusto e della natura, un meraviglioso reticolato di piacere, passione e convivialità, accompagnando l’uomo nelle sue trasmigrazioni e nell’evoluzione della specie. Così come gli incroci tra etnie hanno generato nuove razze, i movimenti della vite ci hanno donato una serie pressoché infinita di vitigni, veri e propri biotipi con proprie e spesso esaltanti caratterizzazioni.

Il Medio Oriente è la culla della vite e del vino, ed sempre fonte di infinita tristezza pensare che uno dei più importanti veicoli di socializzazione della storia umana sia stato, proprio nella sua patria, cancellato, spazzato via dalle guerre e dai fanatismi o, al meglio, relegato a un ruolo assai marginale, sopravvissuto grazie all'opera di pochi e coraggiosi vignaioli che, tra bombe e proiettili, tengono in vita una tradizione millenaria. Pochi sanno che la Siria è stato uno dei primi siti di coltura pervasiva della vite. Le alture di Antiochia conservano un patrimonio ampelografico unico al mondo, e il pino di Aleppo è stato uno dei primi legni utilizzati per realizzare contenitori atti a conservare il vino antico. Su quelle alture, sulla Strada del Vino siriana, la più arcaica del globo, oggi avvengono fatti che rappresentano la vergogna dell'uomo, e ne sanciscono la definitiva sconfitta morale. La Siria non è più il gioioso e splendido giardino della vite. Essa è il gendarme politico laico mediorientale che la nostra ipocrisia e la mancanza di un reale interesse economico stanno abbandonando a un destino di raccapriccianti massacri.

Domaine de Bargylus, così si chiama il vino che ho nel bicchiere, arriva proprio dalle alture di Antiochia. Cabernet, Syrah e Merlot che esprimono una mineralità borgognona e una piacevolezza senza pari. Voglio pensare che la Siria possa essere ancora questa, vino, storia e cultura.

Libano, Palestina, Israele, Siria. Sarebbe bello che la mente dei nostri figli finalmente potesse, al cospetto di questi nomi, volare istintivamente alle origini della passione che ci accomuna, scevra da bombe e guerre chirurgiche.

Domaine de Bargylus
Aramo, Deir Touma
Lattaquié - Siria
Tel. 00961 1 442082
www.bargylus.com

 

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