Bibenda
Bibenda, per rendere più seducenti la cultura e l’immagine del vino.
Visualizza tutte le notizie
Dalla Toscana Vigneti La Selvanella
Pubblicato il 31/01/2024
Daniela Scrobogna, docente di Fondazione Italiana Sommelier, insieme al Direttore d'azienda Alessandro Zanetta e all'Enologo Francesco Bruni

Lo scorso 23 gennaio, accompagnati da Daniela Scrobogna, abbiamo incontrato Vigneti La Selvanella. Alla presenza del Direttore Alessandro Zanetta e dell'Enologo Francesco Bruni abbiamo conosciuto un territorio ed un vino attraverso una degustazione di 10 annate della loro Riserva di Chianti Classico.

Una storia che nasce oltre cinquant’anni fa con la consapevolezza di essere controcorrente, e con la capacità di guardare al futuro. Da una parte, quindi, capire un territorio, o più precisamente una vigna e la sua vocazione, in un tempo in cui il Cru era ancora una chimera, dall’altra lavorare sulla qualità senza compromessi. 

La vigna è posta nel Comune di Radda in Chianti, con un’altitudine che varia fra i 350 e i 600 metri di altitudine, facendo del Cru una delle vigne più in quota di tutta la denominazione. Questo garantisce un’ampia esposizione al sole, e al tempo stesso continua ventilazione grazie all’influenza dei venti di Maestrale. 

A metà degli anni ’60 la scelta di impiantare su un terreno di circa 50 ettari unicamente Sangiovese, di lavorare unicamente con botti molto grandi, 120-130hl, e trattare le uve solo a basse temperature, mai superiori a 25°: quindi nel 1969 la prima annata di Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva, ottenuta da sole uve Sangiovese. Anche risalendo con le annate la percentuale è quasi sempre prossima alla sua totalità, forse qualche piccola percentuale di Cannaiolo, ma solo perché residuava qualche vecchia vite.

Quest’anno con il millesimo 2019 si celebra la 50esima vendemmia, e quindi partiamo da quest’ultima per un viaggio che ci porterà sino al 1985.

Daniela Scrobogna, docente di Fondazione Italiana Sommelier insieme al Direttore d'azienda Alessandro Zanetta e all'Enologo Francesco Bruni

VINI IN DEGUSTAZIONE 

Chianti Classico Vigneti La Selvanella 50° Vendemmia Riserva 2019
Rubino luminoso e limpido. Al naso emerge una generosa componente fruttata di ciliegia croccante e di arancia sanguinella, quindi un soffio floreale di fiori di ibisco e di rosa canina, poi macchia mediterranea e sul fondo un leggero respiro minerale e quasi mentolato. La beva spicca per immediata freschezza e timbro sapido, quasi salino, esibendo una fitta trama tannica che contiene e distende lungamente il sorso. 

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2018 
Rubino compatto nel calice, senza cedimenti. Emerge un profilo più scuro del precedente, con richiami a note di sottobosco, rintocchi terragni e radice di liquirizia, quindi una componente di frutta matura, ciliegia nera e lamponi, che ingentilisce il naso. La beva è piena e di generosa masticabilità glicerica, certamente meno sapido del millesimo 2019, ma lunghissimo su ricordi minerali e fruttati.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2017
Rubino compatto di buona concentrazione. Dapprima note scure di torrefazione e di muschio umido, poi apre delicato su sensazioni di artemisia e di pot-pourri floreale, quindi agrume e fragoline di bosco in gelatina, sul fondo ricordi di resina. Una prorompente acidità sostiene elegantemente un sorso ben amalgamato alla componente sapida. Lungo il sorso condotto da trama tannica ben disciolta e integrata in un finale dai riverberi minerali di grafite.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2016 
Equilibrio e misura. Colore rubino ancora vivido e luminoso. Al naso nette note di macchia mediterranea e richiami balsamici, ricordi di ginepro e di timo, quindi rintocchi di piccola frutta rossa matura e di radice di liquirizia, poi foglia di alloro e di ulivo, sensazioni di carruba e di humus. L’approccio gustativo stupisce per freschezza e struttura. Affianca alla potenza della 2019 una fittissima e vellutata trama tannica che garantisce una magnifica progressione fresco-sapida. Una beva di estrema eleganza e finezza.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2015
Compatto e luminoso dall’incipit granato. Emerge immediato un imprinting olfattivo più austero e meno solare dell’assaggio precedente. Soffio balsamico con note di china e di liquirizia, poi rabarbaro e afflato di resina, rami spezzati, quindi zolla smossa e ricordi di erbe aromatiche essiccate, origano e timo. Rispetto alla marcata freschezza della 2016 in questo sorso ci si avvede di maggiore calore e nerbo glicerico ben sorretto da fitta trama tannica che ricorda, per sensazione tattile, il millesimo 2017. Il finale è lungo e speziato, pepe nero e riflessi minerali.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2006 
Compatto e luminoso con cedimento aranciato sul bordo, quasi sfumature color mogano. Al naso infuso di rosa canina e di violette, quindi erbe aromatiche, arancia candita, soffio di cacao amaro e foglia di tabacco essiccata, avvolge poi con soffio di acqua di colonia e ricordi di legno di cedro. L’ingresso gustativo è equilibrato e di estrema eleganza, esibisce un tannino sferico ed una compostezza gustativa succosa e godibile. Magnifica rispondenza gusto-olfattiva per un finale lungo dai continui rimandi.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2004
Color mogano nel calice. Naso scuro composto di radici e di zolla bagnata, sensazione di radici e di rami secchi per schiudere delicatamente su note di frutta matura, prugne e fichi in confettura, quindi ricordi di pampepato e spezie orientali. Beva caratterizzata da intelaiatura alcolica che sorregge il sorso e allunga ben modulato da fitto apporto tannico. Finale connotato da interessante lunghezza ritmato su ricordi di nocino ed erbe infuse.

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 2000
Il registro cromatico vira netto verso il mattonato, con nette tonalità mogano e testa di moro. Netti i profumi terziari, speziatura di cardamomo e chiodi di garofano, soffio di incenso e di tabacco Kentucky, sul finale note di vermouth e di legni antichi. Equilibrio gustativo indiscusso, freschezza e trama tannica fuse e mai scisse, lungo e teso il sorso su netti richiami minerali ferrosi e di grafite. 

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 1997
Compatto e scuro su note mogano. Due anime si incontrano ben fuse tra loro e di grande piacevolezza. Una nota di Irish Coffee, ricordi tostati e torrefatti, quindi note fungine, quasi tartufo, per sfumare su rabarbaro e chinotto, da ultimo arancia rossa e liquirizia. La beva amplifica il naso esibendo un sorso mai ossidato e composto, strutturato e piacevolmente lungo. 

Chianti Classico Vigneti La Selvanella Riserva 1985
Colore integro e compatto. Di straordinaria ampiezza e profondità, caffè torrefatto, scatola di sigari, sali da bagno e intriganti ricordi di peperone crusco, sul finale delicate note ematiche e smaltate. La beva è di assoluta coerenza, freschezza e sapidità. La setosa trama tannica accompagna e ritma una verve sapida ancora pimpante. Lunghi richiami su note di resina e di cera d’api.

Vigneti La Selvanella
Loc. La Selvanella- Lucarelli di Radda in Chianti
53017 Radda in Chianti SI
Tel. 340 3516998
www.vignetilaselvanella.it
Le etichette in degustazione
Panoramica della sala
© RIPRODUZIONE RISERVATA