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Vintage Tunina
Racconto della verticale storica di un vino storico.
Pubblicato il 30/01/2018
Vintage TuninaLa prima vendemmia delle uve che danno origine al Vintage Tunina risale al 1975, un anno prima della nascita del sottoscritto, anche se i primi esperimenti iniziarono un paio di anni prima.
Nell’anno della quarantesima vendemmia si è tenuto il 15 dicembre 2017 un grande evento in casa Jermann, una degustazione verticale di Tunina -così è chiamato confidenzialmente dalla famiglia Jermann e dagli appassionati- per celebrare il suo prodotto più celebre, la punta di diamante della cantina.
L’istinto suggerirebbe la parola purosangue in questo contesto, e molto probabilmente non sarebbe corretto, dato che la Tunina è in realtà un uvaggio di Sauvignon, Chardonnay, Ribolla Gialla, Malvasia istriana e Picolit (con qualche ulteriore segreto svelato durante la degustazione e che l’autore custodirà gelosamente nella sua personalissima “scatola nera”).
Ciò che è puro in questo vino è il terroir, l’essenza raffinata e le caleidoscopiche sfaccettature dei bianchi friulani, l’espressione massima di “seta e sale” che sprigiona dal calice.
La giornata di festa e di studio prevede un tavolo di 12 partecipanti, inclusi l’istrionico Silvio Jermann con il figlio Michele e Edi Clementin direttore dell’azienda, a confrontarsi super-partes su 9 annate di Tunina e 1 intruso.
Le bottiglie vengono servite coperte ed è divertente cercare di scovare l’intruso nella sequenza non ordinata delle annate (2002-1983-2015-1990-2005 Tocai Friulano Doro Princic, l’intruso-2015 edizione storica-1997-2010-2006-2016 appena imbottigliato), nonché cercare l’ordine corretto della serie. I sensi guidano i degustatori, la discussione è interessante e molto animata, il confronto è aperto e di grande profondità culturale. È emozionante sedere a quel tavolo, popolato di grandi nomi della critica e del giornalismo, e giocare insieme a capire il vino.
La forza del cru, di quel piccolo appezzamento nel quale la Tunina nasce, emerge viaggiando a ritroso nel tempo e regalando sempre più profondi soffi minerali di polvere pirica (la forza dello Chardonnay e del Friuli!) e splendidi accenni speziati a contornare essenze fresche e balsamiche, sentori iodati e nelle annate più giovani ancora fruttati e floreali.
Al termine della degustazione lo chef stellato Antonia Klugmann delizia gli ospiti con alcune preparazioni originali e molto stimolanti, splendide alla vista e gratificanti al palato; il gran finale è però ancora tutto del vino, con il Pinot nero e il Picolit della casa a suggellare con una glassa di calore la magia del momento.
 
Vintage Tunina
I vini somigliano alle persone che li producono, come nel caso di Silvio Jerman (con i figli Michele e Silvia), che in tutta la giornata è stato un fiume in piena di passione, entusiasmo, conoscenza e ospitalità. La magistrale sinfonia di Tunina eseguita il 15 dicembre ricorda ancora una volta che il vino non è che lo strumento con il quale l’uomo esegue la partitura musicale scritta nella natura dei suoli, del clima e dell’ambiente circostante.
Luigi Veronelli definì questo vino il “Pietro Mennea dei vini italiani” ed è la corsa ed ancor più il movimento, il cambiamento, l’evoluzione a cui ci si ispira uscendo all’aperto e ammirando dietro la statua di San’Urbano protettore dei vignaioli di montagna il paesaggio del Collio, spartiacque e trait d’union tra Italia e Slovenia; è spontaneo ricordare gli scritti di Mario Soldati secondo cui il confine, quando è visto da lontano somiglia a un limite ed un ostacolo, quando è visto dal di sopra, dal confine stesso, è invece espressione di continuità e di infinito.
Alla faccia di chi ancora è grossolanamente e immaturamente convinto del fatto che i vini bianchi non possano invecchiare, la degustazione verticale di Tunina è la prova che i grandi bianchi che sanno invecchiare crescono e nel tempo possono diventare degli autentici giganti. Essere coevo di questo vino e partecipe di questa meravigliosa esperienza rende fieri, orgogliosi, oltre che compiaciuti e gaudenti di una delle meraviglie culturali che l’uomo sa inventare dalla nuda terra madre.
 
N.B.
Dell’annata 2015 di Vintage Tunina un lotto di circa 4000 bottiglie è stato prodotto secondo il metodo tradizionale con affinamento in vasca di cemento.
 
Vintage Tunina
Jermann di Silvio Jermann
Località Trussio 11, Frazione di Ruttars
34070 Dolegna del Collio GO
Tel. 0481 888080
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