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Un Verdicchio da Oscar
Pubblicato il 19/02/2016
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“L’antico Verdicchio sale alle nari, raggiunge il cervello, rianima il nostro oppresso e sfiduciato cuore”. È una frase tratta dal libro “ Vino al vino” del regista e giornalista Mario Soldati, scritta nell’autunno 1970 durante il suo secondo viaggio (il primo nel 1968, il terzo nel 1975) quando l’autore ospitato in una cantina marchigiana a Montecarotto degusta un vino bianco così buono da affermare “non c’è nessun Chablis che tenga”. Era proprio il Verdicchio, vitigno dalle potenzialità uniche, esemplare per longevità, coltivato soprattutto sui Castelli di Jesi e nella zona di Matelica, due territori diversi per caratteristiche, dove la varietà riesce a descrivere al meglio le sue capacità.

Tra le aziende più accreditate a rappresentare questa varietà non possiamo non citare la cantina della famiglia Garofoli, realtà marchigiana nota già ai primi del Novecento per la produzione di vino nel comprensorio anconetano di Castelfidardo. A loro va riconosciuto il merito di aver creduto per primi nelle potenzialità e nella spumantizzazione del Verdicchio. I primi riconoscimenti iniziano con Gioacchino, figlio di Antonio fondatore dell’azienda, per poi proseguire poi con Carlo e Gianfranco, quarta generazione, che dagli anni ‘70 perfezionano il lavoro impostato dai loro predecessori. Con loro si iniziarono a sperimentare i primi processi ossidativi del Verdicchio, utilizzando pressature soffici e nuove lavorazioni con la tecnica del freddo, ottenendo dei risultati ottimi. Nel 1981 nasce il Macrina, un iniziale progetto di riserva detto “l’altro Verdicchio”, che si distingue anche per la sostituzione della bottiglia a forma di anfora, con una bottiglia bordolese. Il successo li porta qualche anno dopo, nel 1984, a produrre sempre dalle stesse uve prima il Serra Forese con passaggio anche in legno, e poi con la vendemmia 1991 il Podium, una prima vera e propria Riserva fatta maturare sur lie, per oltre un anno, solo ed esclusivamente in acciaio.

Di recente, proprio una selezione Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Podium Riserva 2007, è stata protagonista nel corso “Vitigni e Territori” di Fondazione Italiana Sommelier, durante la lezione riservata esclusivamente al Verdicchio e attualmente è in nomination agli Oscar del Vino nella categoria Vino Bianco. Il vino beneficia di un’annata con un’eccezionale materia prima, il colore è giallo paglierino tendente al dorato di ottima consistenza. Tuttora in evoluzione, esordisce con riconoscimenti iniziali complessi di frutta matura di pesca, pera e nespola, cenni agrumati di lime, vegetali di felce e poi mandorla, chiude con toni fortemente minerali. Al gusto è vigoroso e caldo, sostenuto da un’importante freschezza, in perfetta armonia con la marcata sapidità minerale. Lungo, campione nella persistenza e nella personalità. Accompagna alla perfezione un pesce spada marinato con tartufo e zucca gialla o una zuppa di datteri con gâteau di capperi e limone.

 

Garofoli
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60022 Castelfidardo AN 
Tel. 071 7820162
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