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Tazzelenghe di Conte D’Attimis-Maniago, impetuosamente friulano
Pubblicato il 20/02/2015
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Nella pletora di vitigni che affollano la piattaforma ampelografica del Friuli Venezia Giulia ce n’è uno che già col nome anticipa come si presenterà nel bicchiere, il Tazzelenghe. Questo vitigno infatti, originario della zona di Buttrio e Cividale, è stato chiamato in dialetto friulano “tàce-lenghe”, ossia “taglia-lingua”, per l'elevata acidità e la poderosa carica fenolica dei vini che se ne ricavano e che solo una lunga sosta in botte o barrique può domare. Le aziende vitivinicole dedite alla coltivazione di questa varietà risiedono tutte nel comprensorio della denominazione Colli Orientali del Friuli e non sono molte; tra queste la Tenuta Sottomonte, situata a Buttrio, 12 chilometri a sud di Udine. La proprietà si estende per 110 ettari quasi interamente vitati e appartiene alla famiglia dei Conti D’Attimis-Maniago dal 1585 quando Ludovica Freschi di Cuccagna sposò Pompeo di Maniago, portando in dote il podere di Buttrio. Un punto d’orgoglio, e di distinzione, per i proprietari è quello di utilizzare solo uve prodotte nei propri vigneti, costituiti per il 70% da biotipi locali, frutto della selezione effettuata direttamente sulle viti aziendali che nel corso dei secoli meglio si sono adattate all’ambiente pedoclimatico. Le colline di Buttrio proteggono i filari dal rigore dei venti nord-orientali, mantenendo un microclima mite e ventilato che agevola la coltivazione delle varietà autoctone (Friulano, Malvasia Istriana, Ribolla Gialla, Verduzzo Friulano, Picolit e Refosco dal Peduncolo Rosso) e delle altre che, sebbene non originarie del Friuli, dànno ottimi risultati come lo Chardonnay, il Sauvignon Blanc, il Pinot Grigio, il Cabernet Franc e Sauvignon, il Merlot e il Pinot Nero.

Il Tazzelenghe della casa è realizzato con uve provenienti da terreni composti da marne e arenarie con una prevalente componente argillosa. Dopo la vendemmia, nella prima quindicina di ottobre, i grappoli sono sottoposti per 30 giorni ad appassimento, seguito dalla vinificazione con prolungata macerazione sulle bucce; il vino quindi matura per oltre due anni in botti di rovere di Slavonia da 5 hl e in piccoli legni francesi di primo e secondo passaggio e prosegue l'affinamento in bottiglia per almeno nove mesi prima dell'etichettatura. Nell’annata 2010 ha un colore rosso sanguigno intenso e profondo con riflessi mattone. Il naso è ampio e richiama il cioccolato, il tabacco dolce e la confettura di amarene con tocchi leggermente erbosi e speziati. Il gusto secco, avvolgente, rivela corpo robusto e notevole freschezza, con tannini fitti e impetuosi che la morbidezza glicerica e il calore alcolico bilanciano a fatica. Di buona tenuta la persistenza che lascia nel palato un amalgama di bacche selvatiche e ciliegie mature.

Conte d'Attimis Maniago
Via Sottomonte, 21
33042 Buttrio (UD)
Tel. 0432 674027
www.contedattimismaniago.it
info@contedattimismaniago.it

 

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