Qualunque degustatore attento, critico o appassionato, nemmeno se lo sogna di affermare che esiste un solo vino, il migliore.
A volte, quando ci rivolgono domande del tipo: qual è il miglior vino del mondo?
Oppure: quale vino preferisci in assoluto?
Capisci subito che l'interpellante/intervistatore non è avvezzo alla cultura di questo prodotto, tra i più interessanti del pianeta.

Per questo è necessario comprendere che l’Oscar del Vino rappresenta il successo.
È quel risultato, risposta e conclusione, che un vino dà ai propri consumatori in un periodo di tempo ben limitato e determinato.

Un “wine watching” di circa 7 mesi per individuare l’esito di una piacevolezza o di una simpatia, di un sentimento di affetto o devozione, per misurare l’attrazione e il fascino che conducono poi a una preferenza, in uno spazio di tempo preciso.

Ed è così per l'etichetta, come per l'Azienda o per il giornalista che parla del vino.

È stata l'idea, questa volta, a vincere sul vino.
Vincente sul suo stesso successo, quello della qualità e della sua cultura.
Trasmesso su Rai Uno, in una tarda serata di un sabato di Giugno, lo spettacolo della consegna degli Oscar del Vino 2003 ha avuto un successo di ascolto così grande da superare ogni aspettativa.
L’evento si ripeterà il prossimo anno, e poi ancora, con la massima attenzione al parere di quel “popolo del vino” che tanto s'aspetta da noi, anche e soprattutto nel racconto quotidiano, che cerchiamo di fare senza preconcetti, il più serenamente possibile.

Ecco che l’Oscar del Vino diventa una star televisiva.
Lui, lo spettacolo, per testimoniare il successo del successo del vino, della sua civiltà, della sua storia.