Quando Enrico Mentana e Lamberto Sposini, l'estate scorsa, ci chiesero di collaborare alla realizzazione di Gusto, un programma sul vino che sarebbe andato in onda all'interno del TG5, acconsentimmo onorati e senza riserve.

Pochi secondi dopo, prendevamo atto del grande successo che il vino di qualità e i buoni prodotti avevano raggiunto.
Immenso.
Ne appariva chiara la misura al pensiero che il direttore dell'importante e autorevole telegiornale italiano avesse deciso di dedicare ben quattro minuti all'interno della testata, alla presentazione della cultura del vino e del cibo.

Oggi anche “Gusto” è un successo, seguito e apprezzato dagli spettatori del TG5. La rubrica giornaliera, domeniche comprese, rappresenta una pausa di riferimento importante per sottolineare quanto affascinante sia il nostro Paese, anche nei sapori.

Nella stessa fascia oraria, Antonella Clerici che conduce La Prova del Cuoco su Rai Uno, ogni giorno chiama uno dei nostri Sommelier a consigliare il vino in giusto abbinamento ai piatti proposti dai cuochi in gara.

Questi ulteriori esempi di comunicazione efficace sul prezioso prodotto italiano, rafforzano la nostra convinzione: anche il vino è arte e dietro le quinte di una bottiglia c'è un mondo animato da grande cultura. C’è il lavoro nobile e consapevole di donne e di uomini impegnati con il loro talento.

Come tutte le arti anche quella del vino va vissuta e raccontata, con amore e competenza. Per essere capita, con il giusto rispetto, e ammirata con autentica passione.

Con il dovuto riguardo, come le copertine dei libri, anche le etichette delle bottiglie - leggibili in video - saprebbero descrivere, in sintesi, la loro storia. Perché è scritta tutta lì.

Senza le "pecette" imposte e incollate dai concessionari della pubblicità.

Il TG5 e la Prova del Cuoco hanno fatto la loro parte con chiara intelligenza.

Ad altri spetta togliere l'ultimo velo.