Numero 39
Dicembre 2011
EDITORIALE
ADESSO CI SI METTE PURE IL VINO! / Franco M. Ricci
Oramai il messaggino, o meglio l’SMS, ha sostituito tutto, o quasi. Pur nella sua brevità, ha sostituito la lettera, il biglietto di auguri, la telefonata, una sana litigata e tanto altro.
Certo, è una considerazione ormai fatta e rifatta, in questi ultimissimi anni.
Passi pure, purtroppo, tutto questo, anche perché nessuno potrà far tornare in auge il biglietto d’auguri. Ci danno pensiero, però, altri tipi di messaggi: alcuni navigatori della rete, ad esempio, anziché apparecchiare la tavola aspettando gli amici, per servire un piatto caldo e un bel bicchiere di vino per viverne insieme qualità ed emozioni, quel bicchiere se lo bevono invece virtualmente.
Mi riferiscono, perché io non frequento, che hanno lanciato la moda di giudicare il vino e parlarne in maniera interattiva con più persone, scambiandosi pareri positivi o negativi di quella e di quell’altra etichetta.
Insomma, delusioni o esaltazioni di Barolo o di grandi Champagne, vengono trasmesse da una stanza, seduti davanti a un computer.
Una visione distorta del vino, diciamo noi, abituati a far capire il meraviglioso prodotto, dalla Sicilia al Piemonte, nelle aule dei nostri corsi, avvezzi ad assaggiare insieme lo stesso vino e, soprattutto, in uguale bicchiere... Siamo profondamente convinti che non si possa parlare opportunamente e tecnicamente di un vino semplicemente sulla base del ricordo d’averlo bevuto.
Ma forse va bene anche questo? L’importante è parlarne del vino!
Quello che invece non va bene è che questi scambi “culturali” avvengono soprattutto durante il giorno, durante un orario in cui normalmente la maggioranza si trova al lavoro. Forse è noia, o poco interesse del proprio mestiere, fatto sta che al posto di archiviare pratiche in un qualunque ufficio di una qualunque Compagnia di Assicurazioni o di compilare della modulistica in un altro qualunque ufficio di un qualsiasi Ministero, il signor X parla del vino con altri colleghi collegati.
L’importante è che passi il tempo della noia del proprio lavoro. Senza sapere, o forse sì, che tutto ciò è reato.
Sorridiamo al pensiero che le nostre delusioni attengono ad un’intimità difficile da capire ma altrettanto significativa: ha chiuso il Sambuco a Milano! Adesso dove andremo a mangiare quei meravigliosi bolliti, quei fritti di pesce da sogno e quel gelato appena spalato?
Perché le delusioni del vino, semmai ce ne fossero, e le sue emozioni, noi ce le raccontiamo col bicchiere davanti.
Premio Azienda dell’Anno Bibenda&Duemilavini
Friulano / Daniele Cernilli
Bollicine da sogno / Paolo Lauciani
Rossese di Dolceacqua, luce dalle vigne verticali / Redazione
Donne di Sicilia / Claudia Chiarotti
Terruzzi, Arte e Ospitalità / Franco M. Ricci
Cellarius, Berlucchi / Daniele Cernilli
Falesco / Redazione
Il Borro / Redazione
Sassotondo, un mondo a parte / Daniele Maestri
Conti di Buscareto / Alessandro Brizi
Qualità e Tipicità / Daniela Scrobogna
Importatori di Champagne: DalleVigne / Redazione
L. & S. Cheurlin / Alessandro Brizi
Fervida Albione / Giovanni Ascione
Distillati &... / Paolo Lauciani
Solo 5 Grappoli intorno ai 10 euro / Paola Simonetti
Magazzino delle Emozioni / Redazione
Appunti di degustazione / Alessandro Brizi