A Potenza/A cena con l'Oltrepò Pavese
Mercoledì 10 aprile 2024 alle ore 20.00 presso la sala riservata de “Il Gazebo”, c.da Tora – Pignola (PZ).
Mercoledì 10 Aprile 2024
Basilicata

L’Oltrepò pavese è un complesso reticolo di piccole vallette e rilievi collinari collocati in una zona geografica dalla forma triangolare con un lato costituito dal corso del Po e, a sud, sul vertice opposto, dal monte Lesima. Nasce dopo il 1164 quando l'Imperatore Federico I concesse alla città di Pavia il diritto di nominare i consoli nelle terre a sud del Po e accrescere la sua ingerenza.
La presenza della vite sulle colline dell’Oltrepò risale ad epoche antichissime, come testimonia il tralcio di vite fossile risalente ai tempi preistorici e conservato presso il Museo archeologico di Casteggio.
Prime testimonianze del vino dell’Oltrepò provengono dallo storico greco Strabone, passato in Oltrepò attorno al 40 a.C. al seguito delle truppe romane, che così scrisse della zona: “vino buono, popolo ospitale e botti di legno molto grandi”, attribuendo agli artigiani locali l’invenzione della botte di legno.
Altro elemento degno di nota, il Monastero di Bobbio che nacque nel territorio oltrepadano con Pavia capitale del Regno dei Longobardi, il cui “Scriptorium” rappresentò fino al IX secolo il più importante centro di produzione di libri del Nord Italia e di irradiazione culturale in tutta Europa, paragonabile solo a Montecassino.
I monaci irlandesi, che si erano fermati 20 anni in Borgogna, ripristinarono la coltivazione della vite nelle terre oltrepadane devastate dalle scorribande barbariche dopo la caduta dell’Impero.
Storia del territorio e racconto delle aziende selezionate sono a cura di Mimma Coppola, docente della Fondazione Italiana Sommelier, per un viaggio alla scoperta del territorio e la degustazione in una sola serata di cinque diverse espressioni.
Vini in degustazione:
OP DOCG Metodo Classico PN Brut “2005” – Finigeto
OP DOCG Metodo Classico PN Brut Rosè “Cruasé” 2020 – Pietro Torti
OP DOCG Metodo Classico PN Brut “Classese” 2016 – Francesco Quaquarini
Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Cuvée Rosé Pas Dosé 2019 – Calatroni
Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese Nemo 2023 – Vanzini
In abbinamento una cena di cinque portate.
COME PARTECIPARE:
Cena-degustazione € 70 per gli iscritti alla Fondazione Italiana Sommelier
Eccezionalmente, per questa cena-degustazione, l’ingresso in sala di degustazione è consentito a due amici (costo di € 80).
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI AI SEGUENTI RECAPITI:
cell. +39 347 6178799
mail: gentile.fondazionesommelier@gmail.com
Per il pagamento con bonifico:
ASSOCIAZIONE CULTURALE NIKKIA
IBAN IT 91G0859704200000000601412
Causale: Cena-degustazione Oltrepò Pavese
La presenza della vite sulle colline dell’Oltrepò risale ad epoche antichissime, come testimonia il tralcio di vite fossile risalente ai tempi preistorici e conservato presso il Museo archeologico di Casteggio.
Prime testimonianze del vino dell’Oltrepò provengono dallo storico greco Strabone, passato in Oltrepò attorno al 40 a.C. al seguito delle truppe romane, che così scrisse della zona: “vino buono, popolo ospitale e botti di legno molto grandi”, attribuendo agli artigiani locali l’invenzione della botte di legno.
Altro elemento degno di nota, il Monastero di Bobbio che nacque nel territorio oltrepadano con Pavia capitale del Regno dei Longobardi, il cui “Scriptorium” rappresentò fino al IX secolo il più importante centro di produzione di libri del Nord Italia e di irradiazione culturale in tutta Europa, paragonabile solo a Montecassino.
I monaci irlandesi, che si erano fermati 20 anni in Borgogna, ripristinarono la coltivazione della vite nelle terre oltrepadane devastate dalle scorribande barbariche dopo la caduta dell’Impero.
Storia del territorio e racconto delle aziende selezionate sono a cura di Mimma Coppola, docente della Fondazione Italiana Sommelier, per un viaggio alla scoperta del territorio e la degustazione in una sola serata di cinque diverse espressioni.
Vini in degustazione:
OP DOCG Metodo Classico PN Brut “2005” – Finigeto
OP DOCG Metodo Classico PN Brut Rosè “Cruasé” 2020 – Pietro Torti
OP DOCG Metodo Classico PN Brut “Classese” 2016 – Francesco Quaquarini
Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Cuvée Rosé Pas Dosé 2019 – Calatroni
Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese Nemo 2023 – Vanzini
In abbinamento una cena di cinque portate.
COME PARTECIPARE:
Cena-degustazione € 70 per gli iscritti alla Fondazione Italiana Sommelier
Eccezionalmente, per questa cena-degustazione, l’ingresso in sala di degustazione è consentito a due amici (costo di € 80).
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI AI SEGUENTI RECAPITI:
cell. +39 347 6178799
mail: gentile.fondazionesommelier@gmail.com
Per il pagamento con bonifico:
ASSOCIAZIONE CULTURALE NIKKIA
IBAN IT 91G0859704200000000601412
Causale: Cena-degustazione Oltrepò Pavese
Regole per la partecipazione ad attività e corsi
La partecipazione ai Corsi/Eventi è riservata agli Iscritti alla Fondazione Italiana Sommelier in regola con la quota annuale ed è strettamente personale.
In caso di assenza non sono previsti rimborsi e non è possibile farsi sostituire. I nostri eventi iniziano e terminano sempre con la massima puntualità, non possiamo consentire l’ingresso oltre l’orario stabilito, quindi la sala di degustazione chiude all’inizio dell’evento. Suggeriamo di arrivare con qualche minuto di anticipo e di evitare di uscire prima del termine dell’attività, per non disturbare.
Nelle Sale di Degustazione non è consentito l’uso del telefono e sono vietate le registrazioni audio-video. In considerazione dell’alto profilo delle nostre attività e dei luoghi in cui si svolgono i partecipanti sono invitati a prestare attenzione al proprio abbigliamento. In estate non sono ammessi pantaloni corti o indumenti simili. Sono inoltre pregati di non utilizzare profumi penetranti che pregiudicano una degustazione corretta.
In caso di assenza non sono previsti rimborsi e non è possibile farsi sostituire. I nostri eventi iniziano e terminano sempre con la massima puntualità, non possiamo consentire l’ingresso oltre l’orario stabilito, quindi la sala di degustazione chiude all’inizio dell’evento. Suggeriamo di arrivare con qualche minuto di anticipo e di evitare di uscire prima del termine dell’attività, per non disturbare.
Nelle Sale di Degustazione non è consentito l’uso del telefono e sono vietate le registrazioni audio-video. In considerazione dell’alto profilo delle nostre attività e dei luoghi in cui si svolgono i partecipanti sono invitati a prestare attenzione al proprio abbigliamento. In estate non sono ammessi pantaloni corti o indumenti simili. Sono inoltre pregati di non utilizzare profumi penetranti che pregiudicano una degustazione corretta.
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