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Dieci anni fa ci lasciava il vignaiolo cantiniere
Pubblicato il 15/04/2016
Fotografia

Così si faceva chiamare Edoardo Valentini, il grande produttore abruzzese. Meno di un mese prima, aveva partecipato al Bibenda day 2006 indossando l’immancabile farfalla. Ci abbracciammo: era felice di aver fatto bella figura. In realtà, aveva fatto una figura a dir poco splendida con i suoi vini eccellenti. 

Poi, a fine Aprile ci lasciò.

Per chi lo ha conosciuto, quest’uomo apparentemente burbero, in realtà schivo, sapeva il fatto suo e al di là delle sue regole non andava. Per chi lo ha conosciuto Edoardo era grande nella sua umiltà, una persona ricca di energia positiva, capace e leale al massimo.

Oggi, Francesco Paolo e suo figlio Gabriele sono esattamente la riproduzione fedele di padre e nonno. Dai loro vigneti ci arriva inalterata la stessa qualità di vino e la stessa serietà in una produzione tutta particolare, in etichette che si distinguono, che fanno la differenza.

Un paio di settimane fa ho incontrato il Sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, al quale ho proposto di intestare una strada della città al grande Edoardo Valentini.

Ne è rimasto entusiasta, felice dell’idea e ha detto sì.

Seguiremo il percorso burocratico finché non andremo a bere un bicchiere di vino in Via Edoardo Valentini, Vignaiolo e Cantiniere, a L’Aquila.


Ritratto di Edoardo Valentini durante il Bibenda day del 2006. Foto di Stefano Segati in esclusiva per BIBENDA n. 21/2006

 

 

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