La nuova frontiera del vino è sicuramente bio. Questo sembra emergere da una ricerca della Firab (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica) e dell’Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) che fotografano un aumento dei consumi in poco più di un anno dal 2%, in base all’intero stock nazionale, al 16,8%. Aumenta anche la superficie vitata, +6,5% rispetto allo scorso anno per un totale dell’11% del parco vigne nazionale. Le aziende vinicole certificate biologiche sono oggi, in Italia, 1.300 per una produzione di 4,5 milioni di ettolitri, circa il 10% dell’intera produzione nazionale di mosto e vino. La regione con vino più “verde” è la Sicilia, un ettaro su 4 di vigneto è bio, seguita da Puglia e Toscana. I vini da viticoltura convenzionale invece sembra iniziare ad avere un costante declino con un ulteriore -1% rispetto allo scorso anno. ''La qualità del vino bio in questi ultimi anni è nettamente aumentata a detta di esperti enologi e consumatori - afferma Vincenzo Vizioli, presidente Aiab - basti pensare che il 49% dei consumatori ritiene che sia di qualità superiore rispetto ai convenzionali''.