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Il Pietraincatenata di Luigi Maffini
Pubblicato il 17/01/2014
Fotografia

Il Cilento o Lucania Occidentale è una piccola porzione di superficie campana, un’incantevole opera della natura inserita tra il Golfo di Salerno e quello di Policastro con una potenzialità produttiva davvero notevole. Zona poco conosciuta fino a qualche decennio fa anche per l’assenza di cantine importanti, menzionata solo in pochissime carte dei vini, al momento per l’enologia italiana è un territorio di rilancio, in ascesa, grazie soprattutto all’opera di alcune professionalità innovative come Luigi Maffini e Bruno De Conciliis.

La storia dell’enologo ed agronomo Luigi Maffini, anche se la sua cantina ha avuto origine nel 1996, non è per niente contemporanea. Seguendo la propria passione e l’esempio del padre Pietro, anch’egli agronomo che nel lontano 1972 aveva impiantato il primo vigneto in località Cenito di Castellabate, è riuscito in pochissimi anni a dare vita ad una produzione composta quasi esclusivamente da uve autoctone di Fiano e di Aglianico, proponendo etichette degne davvero di nota. Frutto di un diligente lavoro realizzato anche grazie al supporto in cantina di un suo docente universitario, ordinario di Enologia e produttore Luigi Moio, e, in azienda, dalla moglie Raffaella, ha saputo imporre una filosofia aziendale nel pieno rispetto dei principi naturali e del sistema biodinamico, ordinamento quest’ultimo che progressivamente sta interessando l’intera struttura dall’anno 2011.

Diciotto ettari di vigna in gestione diretta, di cui sette in affitto, ripartiti tra il comune marittimo di Castellabate e quelli interni e collinari di Giungano, suoli, questi ultimi, dove Luigi coltiva i vigneti ad una quota più elevata. Ed è proprio qui che viene realizzata una delle etichette a bacca bianca più rappresentative del Cilento, l’Igt Cilento Fiano Pietraincatenata. È il nome con il quale i contadini di Giungano, identificano l'appezzamento dove si trovano i vigneti, al cui interno si trova un masso che sembra letteralmente “incatenato” alla roccia come per miracolo. Il primo esperimento risale al 2002, annata poco favorevole, con un numero limitato di esemplari, solo 2.700 bottiglie.

Il millesimo 2010 si presenta con un colore giallo dorato, luminoso e di grande concentrazione. L’olfatto è complesso, segnato da profumi suadenti di melone, susina gialla e pesca bianca, fusi a ricordi vegetali di fieno e agrumi maturi. Il finale poi è un susseguirsi di eleganti note di erbe aromatiche, accenni minerali e toni speziati di pepe bianco. All’assaggio si impone per la sua decisa struttura e spessore gustativo, rigoroso poi nella nota acida, sapido ed elegante nel finale, insistente nella persistenza. Dopo la vinificazione sosta per otto mesi in pièce nuove di Tronçais e affina per altri diciotto mesi in bottiglia. Si abbina perfettamente a cannelloni di scampi e melanzane al profumo di origano o ad una zuppa di datteri con gâteau di capperi e limone.

Luigi Maffini
Loc. Cenito
84048 Castellabate (SA)
Tel. 0974 966345
www.luigimaffini.it 
info@luigimaffini.it
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