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Champagne Gobillard
Pubblicato il 30/05/2014
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Bruno Gobillard è uno tra i più talentuosi tra i giovani produttori di Champagne (giovane di età, non certo per tradizione familiare); trovare notizie che lo riguardano sul web è molto facile, ma entrare nella migliore enoteca della Costa Azzurra, La Cave de Sophie, a St. Jean Cap Ferrat, e scoprire che è lui il proprietario, è quanto meno sorprendente. Rubargli un po’ di tempo per una breve intervista è davvero interessante. Perché Bruno Gobillard è innanzitutto un produttore intelligente che sposa cum grano salis i dettami della tradizione come le istanze più recenti. Alcuni esempi: di fronte al gusto attuale verso gli Champagne di grande struttura, Bruno non teme di ricercare nei suoi vini l'eleganza più che la potenza, non disdegnando di rendere allo champagne l'antico ruolo di vino da aperitivo, che lascia spazio anche ad altri vini durante una cena; verso l’agricoltura biodinamica, si mostra altrettanto libero: “la pratico sì, ma solo dove la vigna lo consente”. E lui, le sue vigne, dichiara di conoscerle par coeur: “Conoscere il proprio territorio è ancor più importante che possedere un grand cru”; e aggiunge: “ non vendemmio fino a quando non assaggio le mie uve”, alla maniera di Lalou Bize Leroy, mito borgognone e sua personale amica (ha tutti i suoi vini in enoteca...). Possiede 15 parcelle sparse in vari comuni (Pierry, Epernay, Chouilly, Chatillon), con viti dall’età media di 45 anni.

La sua Cuvée Vieilles Vignes Brut (da vigne di oltre sessanta anni), elargisce sentori di pere, mele verdi, tanti fiori e una profonda mineralità; in bocca colpisce per una acidità stratosferica che Bruno intende sottolineare e valorizzare (no legno, no malolattica, 30 mesi sur lie), in un assaggio molto persistente e dagli squisiti ritorni gusto olfattivi. Il suo Champagne Brut rappresenta invece il trionfo dell'equilibrio, nella mirabile armonia di acidità, morbidezza e mineralità, perfettamente bilanciati, anche nella lunga persistenza. Qui le parole di Bruno rivelano la propria verità: l’assemblaggio di diverse parcelle, di vino nuovo e di riserva, i 48 mesi sur lie, la liqueur d’expedition, tutto appare perfettamente calibrato ed integrato, in un assaggio armonioso e di assoluta piacevolezza. Uno Champagne classico.

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