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Barrio della Estacion de Haro
Pubblicato il 05/02/2016
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Parlare delle grandi Cantine della Rioja è parlare principalmente del Barrio de Estaciòn di Haro. Si tratta di un luogo unico e straordinario con più di 150 anni di storia.

Il Distretto nasce infatti nella seconda metà del XIX secolo, quando - a seguito della fillossera del 1867 - molte cantine francesi vennero ad acquistare le uve nella Rioja, utilizzando la ferrovia per trasferirle in Francia.

Nessuna cantina francese rimase poi nell’area, mentre iniziarono a posizionarsi alcune delle grandi Cantine spagnole, dal momento che proprio in quegli anni si cominciava sempre più a diffondere questo moderno sistema di trasporto al posto dei carri tirati dai cavalli.

La prima a insediarsi nel 1877 fu R. Lopez de Heredia “Viña Tondonia”, la più antica di Haro e una delle tre più antiche della Rioja, su 53000 mq di superficie e con una cantina sotterranea di quasi 4000 mq. che arriva ad una profondità di oltre10 metri sottosuolo, con 12.900 barrique bordolesi.

Nel 1879 si stabilisce poi la Compañía Vinícola del Norte de España (CVNE), mentre nel 1890 un nobile messicano, J. Gómez Cruzado, fonda la sua Cantina. Nasce nello stesso anno La Rioja Alta S.A. e dieci anni dopo, nel 1901 viene invece fondata  Bodegas Bilbaínas. Prende forma così questo incredibile quartiere, che continua a espandersi negli anni successivi con l’insediarsi di altre Cantine.

Nel 1970 MUGA, che si trovava nel centro di Haro, si trasferì anch’essa nel Barrio. Dieci anni dopo la stessa cosa fece la Cantina Roda. Oggi il Barrio vanta la più alta concentrazione di secolari Cantine del mondo.

Tutte queste cantine hanno perfettamente mantenuto le architetture originarie con sapienti operazioni di restauro, che unitamente alle strette strade a ciottoli e ai lampioni in ghisa conferiscono al Barrio una atmosfera d’altri tempi. I pochi interventi contemporanei sono di assoluto pregio e offrono un valore aggiunto all’immagine complessiva del luogo.

Oltre alle naturali degustazioni dei vini nelle diverse Aziende (necessario assolutamente prenotare),

in alcune di esse è possibile anche degustare, insieme ad un calice di vino, prodotti del territorio quali prosciutti iberici e formaggi, in location antiche o moderne ma tutte di grande suggestione.

Quanto ai vini, abbiamo assaggiato differenti Reserva e Gran Riserva crianza, come Viña Real Reserva (CUNE), Viña Tondonia Gran Reserva e tanti altri. Tra i più intriganti:

Prado Enea Gran Reserva 2006
Per l’80% Tempranillo, il restante 20% costituito da Garnacha, Mazuelo e Graciano. Rubino intenso con barbagli granato. Ventaglio olfattivo ampio ed elegante con spiccati profumi di confettura di prugne, cannella, chiodi di garofano, noce moscata e liquirizia; ricordi sullo sfondo di tabacco aromatico e tè. Sorso pieno ed equilibrato con acidità ben integrata e tannino addomesticato ma ancora di una forza nobile.

J. Gómez Cruzado Tempranillo Reserva 2009
Color ciliegia, scuro, intenso e molto luminoso. All'olfatto avvolgenti note di frutta scura matura e canditi, leggermente tostato, corteccia, pepe nero, vaniglia e cacao. Perfetta la bocca con una buona acidità, tannini setosi e con impeccabili e piacevoli ritorni di frutta.

Entrambi vini si abbinano nel modo migliore con il prosciutto iberico e con carni rosse arrostite.

 

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